Era febbraio del 2014 quando l’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, dichiarò che la famosa compagnia aerea irlandese aveva intenzione di iniziare a volare dall’Europa agli Stati Uniti a prezzi stracciati. Dieci euro per andare in America e solo sette per tornare. In tutto diciassette euro per un biglietto di andata e ritorno negli Usa. Poi, i primi giorni di dicembre, dalla rete era arrivata la presunta ufficialità: “Ryanair inaugurerà il suo primo volo transoceanico low cost il prossimo 12 dicembre”.
I VOLI ROMA CIAMPINO-NEW YORK – Secondo quanto riportato da diversi siti online, l’unico aeroporto italiano destinato inizialmente a sostenere la tratta diretta a New York sarebbe quello di Roma Ciampino, inizialmente con un volo al giorno e a un orario prestabilito. Il prezzo? 9,99 euro per il biglietto di andata e 12 euro (quindi poco di più di quanto annunciato a febbraio), tasse incluse, per quello del ritorno. Restava escluso, ovviamente il bagaglio da imbarcare (che però doveva costare 10 euro, per un peso massimo di 20 kg). Ma, per chi avesse voluto raggiungere la Grande Mela col solo bagaglio a mano, le spese totali da sostenere sarebbero state quindi di appena 22 euro. “Le prenotazioni – si leggeva – potranno essere effettuate dalle ore 23 del 4 novembre”.
ONLINE I PREZZI STRACCIATI – Una notizia che, chiaramente, aveva fatto in pochissimo tempo il giro della rete ed era diventata virale su tutti i social network. Fino a quel momento, infatti, pur prenotando con largo anticipo, era quasi impossibile trovare biglietti per gli Stati Uniti a meno di 400/500 euro. Chiaro, quindi, il motivo di tanto scalpore. Peccato, però, si trattasse soltanto dell’ennesima bufala che, come di consueto, si era diffusa a macchia d’olio e, incredibilmente, continua tuttora a girare su internet. Per capirlo sarebbe bastato notare che a pubblicarla era stato il noto sito umoristico Corriere del Corsaro.
IL PROBLEMA DELLE TRATTE A LUNGO RAGGIO – Addio viaggi low cost per New York quindi? Forse no, perché l’annuncio datato febbraio del 2014 dell’ad Michael O’Leary era vero. Ed era stato rilanciato dalla stessa compagnia anche nel febbraio del 2015. Ma, ammesso che non si trattasse dell’ennesima trovata pubblicitaria di quel furbacchione di O’Leary, occorrerà comunque aspettare molto più tempo: al momento, infatti, il colosso dei voli low cost ha una flotta di quasi trecento Boeing 737-800s che non sono in grado di effettuare voli intercontinentali. Ryanair dovrà quindi acquistare altri aerei per le tratte a lungo raggio. Un’operazione che potrebbe richiedere fino a cinque anni. Insomma: no aerei, no party!
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