Atac anti portoghesi, sul bus si salirà soltanto dalla porta davanti

Dopo l'aumento dei controllori, si fa sempre più dura la vita per i portoghesi sui bus Atac. L'annuncio del sindaco

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Dopo l’aumento dei controllori, si fa sempre più dura la vita per i portoghesi sui bus Atac. Forse Ignazio Marino non guarda tanto all’efficienza del servizio: bus vecchi, sporchi, in ritardo o con una frequenza a dir poco casuale sono una banale quotidianità per i cittadini romani. Ma che dopo anni di anarchia totale chi sale sul bus debba pagare il biglietto, questo sì: va assicurato per un principio di giustizia.

COSA DICE IL SINDACO – “Per noi è fondamentale che le persone perbene che pagano il biglietto ogni mattina non debbano avere un ulteriore carico sulle loro spalle. Per questo abbiamo deciso che da novembre, su un certo numero di linee, l’ingresso al capolinea avverrà dalla porta anteriore e che ci sarà un rafforzamento dei controllori a bordo per ridurre drasticamente l’elusione”. Dunque mentre le linee vengono tagliate e il futuro dell’azienda di trasporto pubblico resta ignoto, il sindaco al termine di una riunione in Campidoglio sul piano industriale di Atac con l’ad Danilo Broggi e l’assessore alla Mobilità Guido Improta ci fa sapere che attorno ai portoghesi il cerchio si starebbe stringendo sempre più e davvero.

LA PRECISAZIONE – “Si tratta di una sperimentazione- ha aggiunto Marino- Abbiamo un ventaglio di ipotesi, nei prossimi giorni daremo l’annuncio su quello che decideremo nello specifico”. Chi vivrà, vedrà.

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