Metro Roma, biglietti da timbrare anche in uscita

Un nuovo modo per cercare di arginare il fenomeno dei viaggiatori abusivi

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Guerra ai furbetti sulle metro di Roma. Mentre il sindaco annuncia l’entrata in vigore dei biglietti elettronici a Conca d’Oro si sperimenta la timbratura anche in uscita.

COME FUNZIONA – L’esperimento, per ora momentaneo, della timbratura anche in uscita (con lo stesso biglietto usato all’entrata). Un modo per cercare di arginare il fenomeno dei viaggiatori abusivi ma anche per controllare ladri e zingari che si spostano indisturbati (e gratis) per la città per compiere i loro furti a danno di residenti e turisti.

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La timbratura in uscita è una prassi normale nelle principali metro italiane e straniere. Per ora, a Roma, si tratta di una sperimentazione e durerà un mese. Il sistema è stato studiato per capire quanto il recupero dell’evasione possa incidere sui conti: secondo Atac, se il rientro dovesse arrivare intorno al 5%, la sperimentazione potrebbe avere un senso e, a quel punto, dopo le feste natalizie, potrebbe diventare definitiva.
La scelta è ricaduta su Conca d’Oro perché, essendo poco trafficata, permette di monitorare al meglio la situazione. Nel frattempo, nella stazione sono state installate due macchinette in più per acquistare il biglietto nel caso in cui qualcuno lo perdesse durante il tragitto. Pare comunque che non tutte le stazioni romane siano adatte a questo tipo di modifica: la Metro A è stretta e le code saranno inevitabili.

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