Sino a oggi tale infrazione poteva essere accertata solo dall’agente, di cui era quindi necessaria la presenza sul posto. Il Ministero dei Trasporti ha dato il via libera al rilevamento di questo comportamento mediante l’utilizzo dei tanto contestati sistemi di videosorveglianza dei semafori.
LE TELECAMERE – E così a Roma e su alcune strade regionali, come la Pontina e l’Aurelia, sono spuntate le prime telecamere. Si tratta di sistemi che riprendono l’arresto oltre la linea di stop. L’automobilista viene sanzionato con una multa di 41 euro (e due punti in meno sulla patente).
In teoria l’impiego delle videocamere ai semafori per accertare l’arresto col rosso prima della linea potrebbe rivelarsi utilissimo a prevenire quell’odioso fenomeno tipicamente italico che spinge molti automobilisti a impegnare l’incrocio nella marcia in colonna. D’altra parte rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello imposto dai Comuni agli automobilisti per fare cassa. Per questo la norma è oggetto di numerose contestazioni.
IL RACCONTO – Un utente su facebook segnala un caso simile nella zona tra Cerveteri e Ladispoli.
«In giornata mi sono arrivate ben 3 multe in riferimento al periodo nov-dicembre 2014 per aver oltrepassato la striscia di arresto al semaforo sull’Aurelia direzione cerenova. Oltrepassato la striscia non equivale ad ammettere che sono passato con il rosso! È ben diverso!»
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