Metro, pendolari infuriati: «Attese infinite, sembriamo animali da macello»

Caos, ritardi e disagi. Treni ogni 10/12 minuti, la rabbia dei passeggeri

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E pensare che con la fine delle scuole e le tante persone che hanno anticipato le vacanze, visto il caldo eccessivo di questi giorni, i pendolari avevano tirato un sospiro di sollievo. Trasporti più veloci, meno gente e magari anche un piccolo spazio per leggere un buon libro. E invece, fin dalle prime ore del mattino, la metro sembra diventare improvvisamente l’inferno e gradino dopo gradino, si scende sempre più giù, nel peggiore dei gironi danteschi: attese infinite, caos e disagi sono all’ordine del giorno. Caldo infuocato, sguardi rassegnati e rabbia repressa. La causa principale di queste carenze sarebbe da attribuire allo sciopero bianco dei macchinisti e del personale di Atac dopo la decisione della municipalizzata del trasporto pubblico romano di rescindere gli accordi aziendali su salari e indennità accessorie, e di mettere a sistema una serie di misure anti-fannulloni quali la timbratura obbligatoria del badge aziendale: da giorni infatti il personale viaggiante è in agitazione, con disservizi evidenti per l’utenza. Fra le novità i bus sorvegliati speciali con il sistema Automatic Vehicle Monitoring che valuta la qualità del servizio erogato.

PENDOLARI ESAUSTI – La situazione questa mattina era al limite: «Ho dovuto aspettare tre metro con un’attesa di 8/10 minuti l’uno dall’altra perché era impossibile entrare, le foto parlano da sole» ci racconta una nostra lettrice. E ancora: «Salto da una metro all’altra sperando di trovare l’aria condizionata accesa. L’altro giorno – ci dice Francesco ormai rassegnato – ho dovuto soccorrere una ragazza perché stava svenendo. Non si respirava. Lasciamo stare che una doccia in più farebbe bene ad alcune persone». E poi una signora che ci racconta: «Sono anziana, ho dei problemi respiratori ma devo uscire a fare la spesa. Ma a volte aspetto un’ora prima di poter salire. La mattina è un incubo, sembriamo animali da macello trasportati da una parte all’altra. I tempi d’attesa sono incredibili. Non ne possiamo più».

FINE SETTIMANA DI PASSIONE – Anche il fine settimana non è andato benissimo: la stazione “Pigneto” della linea Metro C è stata infatti chiusa al pubblico su indicazione dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto a seguito di un atto vandalico che ha provocato la rottura delle vetrate esterne poste in prossimità dei tornelli di accesso alla metropolitana. E anche nel corso della giornata di ieri si sono verificati rallentamenti in metropolitana, sulla linea A e B, e sulla Ferrovia Roma-Lido, che è stata limitata dalle 18 in poi nel tratto Lido-Centro Colombo, costringendo l’azienda ad attivare un servizio sostitutivo e di supporto in superficie per improvvisa indisponibilità di convogli o di personale di condotta. «L’azienda – si legge in una nota – è intervenuta tempestivamente per limitare i disagi dei viaggiatori e ha attivato un attento monitoraggio per valutare se siano in corso fenomeni correlati ad iniziative individuali come già rilevato nella giornata di mercoledì 1 luglio, dovuti all’applicazione anche al personale operativo del sistema automatico di rilevazione delle presenze, peraltro già in uso per il restante personale dell´azienda. Nel caso gli approfondimenti confermino tale ipotesi l’azienda è pronta a procedere denunciando i responsabili per interruzione di pubblico servizio. Atac si scusa con i viaggiatori e ricorda che l’azienda è fortemente impegnata in un processo di cambiamento organizzativo e di normalizzazione volto a migliorare l´affidabilità nelle prestazioni di servizio erogate ed a conseguire livelli di efficienza e produttività in linea con gli standard dei migliori operatori del settore. L’azienda – conclude la nota – ricorda che sono state avviate e sono tutt´ora in corso negoziazioni con le Organizzazioni Sindacali per la individuazione di concerto con le medesime, di soluzioni e misure atte a superare ogni e qualsivoglia impedimento di carattere normativo rispetto ai citati obiettivi del piano industriale».

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LA NOTA DI CLAUDIO DI BERARDINO – «Se la notizia di uno sciopero bianco messo in atto dai macchinisti della Metro A e B, comportando ritardi dei treni e quindi disservizi per i passeggeri – utenti, è confermata, riteniamo che questo sia un atteggiamento sbagliato». Così, in una nota, Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. «Esiste una normativa da rispettare, la 146 – continua – che consente l’organizzazione di uno sciopero se ci sono argomenti di merito. Il Comune di Roma e l’azienda Atac non possono pensare di modificare l’assetto del servizio e l’organizzazione del lavoro, senza aprire una fase di contrattazione con le organizzazioni sindacali in cui rimettere al centro il tema della quantità e della qualità del servizio pubblico offerto ai cittadini, oltre al tema dei diritti e dei doveri dei lavoratori».

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