Scia di sangue sulle strade, 5 incidenti mortali negli ultimi giorni

Tra le strade sotto accusa la Cristoforo Colombo dove solo una settimana fa ha perso la vita l’imprenditore Salini

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Dopo l’incidente di Claudio Salini (quarantasei anni romano, sposato, padre di due bambine e uno dei giovani imprenditori di maggior successo del Paese) che domenica notte ha perso la vita in un incidente stradale sulla Cristoforo Colombo, ancora una vittima sempre sulla stessa strada a distanza di pochi giorni. Un motociclista infatti è morto schiantandosi contro un albero nella zona di Casal Palocco. L’episodio intorno all’una di giovedì, all’altezza dell’incrocio con via Casale della Lingua.

SCIA DI SANGUE – «Si allunga la scia di sangue su questa strada che è, a tutti gli effetti, una delle arterie più pericolose d’Italia – afferma il presidente Carlo Rienzi –. E’ evidente che esiste un problema di sicurezza su via Cristoforo Colombo, sul quale la magistratura dovrà fare ora chiarezza. Da tempo chiediamo l’installazione di tutor e autovelox sulla tratta, e un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, allo scopo di limitare incidenti, feriti e morti, spesso causati da un mix tra eccesso di velocità e caratteristiche proprie della strada».

LA RICHIESTA – Di qui la richiesta choc che il Codacons avanza al Comune: chiudere alla circolazione via Cristoforo Colombo, almeno fino a che non saranno garantite le condizioni di sicurezza sul fronte di asfalto, dossi, segnaletica e sistemi automatici di controllo della velocità.
«Se non saranno presi adeguati provvedimenti – conclude Rienzi – l’amministrazione potrebbe essere chiamata a rispondere della scia di sangue che quasi quotidianamente si registra su tale arteria».
Altra tragedia, sempre a Roma, in questa settimana: un veicolo, inseguito dalla polizia stradale, si è capovolto travolgendo uno scooter. Due le vittime: il motociclista, libanese 45enne, morto sul colpo e uno dei due in giovani a bordo della macchina, deceduto durante il trasporto all’ospedale Gemelli.

LA RICOSTRUZIONE – Secondo quanto riporta Repubblica.it «l’incidente tra la Panda e la moto è avvenuto in via Cassia, all’altezza del civico 576. L’auto non si è fermata all’alt della polizia stradale. E’ iniziato così l’inseguimento e la vettura sulla quale viaggiavano due persone ha sbandato ribaltandosi più volte e finendo nella carreggiata opposta, travolgendo uno scooter che passava in quel momento. Ad effettuare i rilievi sono stati i vigili urbani».

LO SCHIANTO – E’ morto invece venerdì schiantandosi contro un albero sulla strada statale marsicana: è finito così tragicamente il viaggio di un giovane nato a Opi ma residente da tempo a Roma, che viaggiava di notte sulla strada tra Pescasseroli e Avezzano.
Una strada ricca di curve, una notte fatale per il giovane che ha perso il controllo del mezzo non si sa ancora per quali ragioni. Con lui nell’auto un amico che è finito in ospedale in gravi condizionai dagli operatori sanitari del 118 di Avezzano.
A indagare sulla vicenda sono i poliziotti di Castel di Sangro. Complicate le operazioni di soccorso: per estrarre il corpo ci sarebbe voluta oltre un’ora di tempo.

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