Er pizzardone de Roma è tanto buono e caro, pacioso e tollerante quando vuole, ma anche, diciamolo pure, tignoso nel difendere le prerogative della sua corporazione. Straordinari, organico e quant’altro interessa alla affollata categoria. Una vera e propria grande azienda. Le agenzie enfaticamente annunciano che il 4 ottobre sarà il giorno della verità: sconvolti da tale rivelazione siamo andati a leggere e allora sappiate che il 4 ottobre sarà il giorno in cui Ignazio Marino potrebbe comunicare ai sindacati del corpo il nome del nuovo comandante.Ma se l’incontro andrà male i vigili minacciano «nuove forme di protesta». L’agenzia Dire fa sapere che la convocazione del sindaco è arrivata oggi mentre erano in corso una serie di assemblee di protesta «in diverse sedi del corpo – spiega un sindacalista – e soprattutto nei municipi centrali». I vigili manifestano da tempo il loro disagio per le mancate risposte ad una serie di questioni. In particolare, spiega Francesco Croce, segretario provinciale della Uil-Fpl, «il corpo chiede chiarezza e un programma politico chiaro che stabilisca un elenco delle priorità tra la gamma infinita di compiti assegnati». Intanto va chiusa la partita del nuovo comandante ma anche quella dell’organico.Su 8.350 unità previste in pianta organica oggi i vigili sono 6.200, mentre il concorso per i 300 nuovi agenti è fermo e la commissione da rifondare. Per questi motivi la protesta dei vigili continuerà anche domani nonostante lo sciopero dei trasporti, ma i sindacati sono sul piede di guerra. «Se l’incontro del 4 andrà male – spiega un altra fonte sindacale – siamo pronti ad altre forme di protesta anche con una conferenza stampa ed una assemblea generale in Campidoglio, che è la forma di protesta più elevata per il corpo, oltre la quale non siamo mai andati».Intanto il Campidoglio sta lavorando alla scelta del nuovo comandante, con una una riforma del corpo targata Rosella Matarazzo, l’ex dirigente del commissariato Esquilino ora vice capo di gabinetto del sindaco e possibile delegata alla Sicurezza. Si dice che la Polizia locale potrebbe divenire una sorta di Polizia di Stato, con una nuova programmazione dei turni e la divisione del corpo in diverse macrostrutture: viabilità, sociale, giudiziaria e anti abusivismo ed anti prostituzione. Nemmeno Alemanno aveva osato tanto, a lui bastava che i vigili fossero armati, con tanto di indennità.
A Roma i vigili urbani sul piede di guerra
Il 4 ottobre sarà il giorno in cui Ignazio Marino potrebbe comunicare ai sindacati del corpo il nome del nuovo comandante. Ma se l'incontro andrà male la polizia locale minaccia «nuove forme di protesta»