Mentre le unioni sindacali di base accolgono l’appello del sindaco Ignazio Marino a sospendere lo sciopero dalla fascia oraria che va dalle 20 a fine turno anche in vista della notturna Roma/Napoli, non si attenuano le preoccupazioni per la viabilità cittadina a causa delle manifestazioni di domani e di sabato. Venerdì le danze si apriranno con lo sciopero dei sindacati di base.
L’Usb prevede almeno 50.000 presenze al corteo che si muoverà da piazza della Repubblica verso le 10 per concludersi nella mattinata a Piazza San Giovanni. Una manifestazione che non presenta particolari preoccupazione per l’ordine pubblico ma che paralizzerà la circolazione in un settore importante del centro. Più temuta la giornata di sabato quando il corteo dei movimenti e dei No Tav partirà alle da Piazza San Giovanni per raggiungere Porta Pia dove i manifestanti intendono assediare il Ministero dei Lavori Pubblici.
Se la questura stima una partecipazione in 15.000/20.000 presenze, più ottimisti gli organizzatori No Tav che puntano sui 50.000 in parte provenienti da tutta Italia e dall’estero. Intanto da ieri sono state prese eccezionali misure di sicurezza vietando la sosta in tutte le strade attorno ai percorsi, eliminando i cassonetti dell’immondizia che potrebbero venir incendiati o usati come sbarramenti, sigillati i tombini. Oltre ai carabinieri e alla Guardia di Finanza è prevista a Roma la presenza di 4.000 agenti della polizia di stato. Rimane aperto il problema dei treni speciali richiesti per sabato dagli organizzatori, ma Trenitalia ha rotto la trattativa e anche per questo ieri i movimenti hanno occupato i club Frecciarossa di Roma, Torino, Bologna e Palermo.
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