Cortei, cinque infiltrati e un furgone pieno di armi

Si tratta di francesi con precedenti per disordini. E davanti alla sede Cgil ci sono stati lanci di uova

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Sono serrati i controlli della polizia per assicurare l’ordine pubblico durante il corteo. Nella rete degli agenti sono finiti 5 francesi. Fermati ieri sera in centro, sono stati identificati ed è venuto fuori che tutti avevano precedenti specifici per disordini causati nel loro Paese durante alcune proteste. Sono stati quindi accompagnati alla frontiera e rimandati in Francia.

Altre denunce e sequestri di materiale pericoloso sono già scattate. Lungo l’itinerario interessato dalla manifestazione dei Cobas a Roma gli agenti del commissariato San Lorenzo hanno bloccato e controllato un furgone sospetto in viale Regina Elena. All’interno sono stati rinvenuti manganelli retrattili, alcune buste di biglie di vetro appena acquistate, un martello frangivetro e vario materiale per l’attacchinaggio. Sono in corso gli accertamenti nei confronti del conducente del mezzo, che è risultato avere vari precedenti di polizia specifici.

Ieri in serata anche il personale dell’Arma dei carabinieri, sempre in viale Regina Elena, vicino all’università, ha rinvenuto tre estintori, mentre in via Prenestina, durante la notte, lo stesso personale aveva denunciato P.L., 24enne italiano, che, alla guida di un’autovettura, era stato trovato in possesso di una mazza da baseball nascosta nel bagagliaio. Nel complesso, però, la manifestazione si sta svolgendo in modo pacifico.

Terminata la sfilata, circa 50mila manifestanti (stime degli organizzatori) si sono riuniti in piazza San Giovanni dove si terrà un comizio, infine, verra allestito l’accampamento per la notte, in vista del corteo di domani. Presenti gli operai dell’Ilva, gli studenti, alcuni Movimenti per il diritto all’abitare e i vigili del fuoco. Ci sono anche molti migranti che chiedono “libertà di movimento per tutti”. Tra le bandiere che sventolano, oltre quelle dei Cobas, dell’Usb e di Rifondazione comunista, anche qualcuna dei No Tav.

I commercianti di via Cavour e via Merulana non si sono lasciati spaventare dai possibili disordini e stanno tenendo aperti gli esercizi. “Ci vogliamo fidare”, ha detto un tabaccaio. Anche bar e ristoranti lungo il percorso hanno lasciato e sistemato i tavolini all’aperto, dove molte persone sono sedute a consumare. Il sindaco Marino ha detto che “C’è massima allerta, con il prefetto Giuseppe Pecoraro siamo in continuo collegamento e il questore Fulvio della Rocca è in strada, così come il comandante dei carabinieri».

Qualche disordine è stato riportato dalla segreteria della Cgil di Roma e del Lazio: “Intorno alle 12.30  – scrive il sindacato – sono esplose due bombe carta all”angolo tra via Merulana e via Buonarroti: immediatamente una ventina di manifestanti si è staccata e si è diretta di fronte alla sede della Cgil di Roma e del Lazio, al civico 12 di via Buonarroti, e ha lanciato uova contro la facciata dell’edificio gridando ingiurie contro il sindacato confederale”.

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