«Mai più Cie». Questo il grido di battaglia dei manifestanti che che dal Parco Leonardo hanno sfilato oggi lungo la via Portuense, fino al Cie di Ponte Galeria. Bombe carta e fumogeni rossi lanciati contro le mura esterne. Reti di sicurezza sradicate e lampade cinesi lanciate in aria. In testa al corteo un gruppo con caschi e a volto coperto. I manifestanti hanno anche sradicato parte della rete di protezione del Cie con corde e rampini.
DIRITTI PER TUTTI – «Nessun essere umano è illegale – No Cie» è lo striscione di testa, mentre i manifestanti intonano «Che sarà, che sarà di questo Cie, che sarà?». Il corteo era già partito in un clima di tensione. “La questura, dopo i 17 arresti ai danni di esponenti dei movimenti per il diritto all’abitare avvenuti il 13 febbraio, ha fermato in zona Eur il camion allestito dalla rete antirazzista, dotato solo di striscioni con la dicitura ‘Liberi tutti’. I due autisti condotti al commissariato Esposizioni, dove sono tutt’ora in attesa dell’intervento dei legali” dicono in una nota i manifestanti.
RIMPATRII – Intanto, se ieri erano stati rimpatriati due migranti, dall’aeroporto di Fiumicino, stamattina un altro immigrato marocchino, Hassan, che aveva partecipato alla protesta dell “bocche cucite” per denunciare le condizioni d vita all’interno della struttura romana di Ponte Galeria è stato espulso dall’Italia. A loro si aggiungono i due rimpatri “ordinari” di ieri e l’epulsione di un altro immigrato, algerino, prelevato anche lui dalla polizia, estraneo però alla protesta di questo inverno.
CIE INCOSTITUZIONALI – «È un pessimo segnale per i rimpatriati e per chi si sta mobilitando per chiudere i Cie» afferma il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola, in merito alle operazioni di rimpatrio dei migranti ospiti del Cie di Ponte Galeria. «La proposta di chiuderli non è estrema ma in punta di diritto, perché sono centri che disabilitano la cittadinanza per motivi amministrativi. Hanno qualcosa di incostituzionale, sono convinto che come la Consulta ha bocciato la Fini Giovanardi – conclude – ci siano elementi di incostituzionalità anche rispetto ai Cie».
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