Baby squillo Parioli, i clienti se la caveranno pagando 40mila euro?

Dopo l'articolo del Corriere della Sera, la precisazione della Procura: nessun via libera ai patteggiamenti

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Sarebbero in cinque mesi e dieci giorni o 40 mila euro di ammenda i termini della soluzione per i clienti delle prostitute. Con il patteggiamento i maturi clienti delle minorenni che si prostituivano per comprare borse e vestiti se la caverebbero con pochi giorni di carcere o addirittura sarebbero liberi dietro pagamento della somma di 40mila euro come pena pecuniaria.

NOTIZIA CHE HA CREATO POLEMICHE – Una notizia apparsa martedì mattina sul Corriere della Sera e che in poche ore ha fatto il giro del web, ma che non sarebbe del tutto confermata. Una linea di tendenza, più che una decisione precisa, tanto che nel pomeriggio è arrivata la precisazione: al momento, ha precisato la procura nel pomeriggio, nessuna istanza finora è stata definita. E dunque non c’è nessun via libera ai patteggiamenti. Si ritorna da capo, con una avvertenza: ogni caso sarà valutato singolarmente. Se è vero che la legge, anche per il reato che ha coinvolto professionisti e personaggi in vista, permette il pagamento di una penale pecuniaria, dunque, ogni decisione è ancora di là da venire.

PROSSIMO IL RINVIO A GIUDIZIO – Ma la sola ipotesi che molti degli indagati potessero cavarsela pagando una somma tutto sommato recuperabile in vari modi ha subito scatenato una ridda di polemiche, anche perché un fatto del genere farebbe evitare carcere e gogna mediatica a persone che senza scrupoli hanno preso sesso a pagamento da giovani minorenni. Nei prossimi giorni verranno presentate le richieste di rinvio a giudizio per gli sfruttatori e per la mamma di una delle due bambini. Quanto ai clienti, l’aria che tira è quella di voler chiudere il più possibile la vicenda, anche se le polemiche non si placano.

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