31 anni fa la scomparsa di Mirella Gregori. Le ombre sul Vaticano

Sparì nel nulla. La famiglia chiede la verità sul caso che ha scosso Roma

0
961

Erano le 15.30 di un sabato di maggio di 31 anni fa. Il citofono suona, Mirella Gregori risponde e dice alla mamma che esce con un amico. Da allora, nessuna notizia dell’allora quindicenne, 30 anni di silenzio e mistero.

LA BUGIA – Dietro l’uscita di Mirella si nasconde in realtà una bugia. La ragazza non incontrò mai quel ragazzo. L’unica testimonianza di quei giorni la fornisce una sua amica: Mirella era a Villa Torlonia a suonare la chitarra.

L’INAUGURAZIONE DEL BAR –  Proprio il giorno prima che la ragazza svanisse nel nulla, c’era stata l’inaugurazione del bar dei Gregori. Tra la folla c’erano due uomini che tentarono, con un’insistenza sospetta, di fotografare Mirella; tanto che la mamma, Vittoria, li cacciò fuori. Viene fatto un identikit dei due. erano – e sono – molto simili ai due uomini che, a bordo di una piccola utilitaria, saranno visti seguire la Orlandi nel giugno successivo, in via dei Corridori.

LA PISTA DELLA CHIESA – La famiglia continua a chiedere chiarimenti sulla vicenda rivolgendo un appello al vaticano. Lo scorso anno un fotografo di 58 anni, Marco Fassoni Accetti, si presentò in Procura per confessare di aver fatto parte di un gruppo di pressione nato all’interno del Vaticano alla fine degli anni ‘70, con l’obiettivo di contrastare la politica fermamente anticomunista di Karol Wojtyla. Secondo il racconto dell’uomo, che è indagato per duplice sequestro di persona, questo «nucleo» formato da ecclesiastici (soprattutto francesi e lituani) con il supporto operativo di alcuni laici (compresi alcuni fiancheggiatori della Stasi) sequestrò le ragazze per indurre il turco Alì Agca a ritrattare le accuse al mondo dell’Est di complicità nell’attentato del 1981. Sei giorni dopo la scomparsa di Emanuela, il 28 giugno 1983, il Lupo grigio effettivamente cambiò versione sulla presunta partecipazione di tre funzionari bulgari al complotto per uccidere il papa polacco, e nell’ottobre di quell’anno il presidente della Repubblica Pertini lanciò un appello a favore della liberazione di Mirella Gregori, il cui sequestro in parallelo sarebbe servito a svolgere pressioni a favore della grazia al turco.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO

[wpmlsubscribe list=”9″]

È SUCCESSO OGGI...