E’ ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma il medico italiano di Emergency contagiato dal virus Ebola in Sierra Leone. Accompagnato anche dal personale medico specializzato dell’aeronautica, il team di biocontenimento che si è occupato del trasferimento in Italia, è in condizioni stabili e non presenta particolari criticità, come ha spiegato Emanuele Nicastri, infettivologo dello Spallanzani, nel primo bollettino medico.
L’ARRIVO – Al suo arrivo ha detto, “era vigile, collaborante, deambulante e autonomo. Ha presentato febbre associata a brivido e malessere generale con iperemia congiuntivale, al livello dell’esame oggettivo, fegato e milza erano nella norma e al livello del torace non vi erano rumori patologici. Non presenta segni di disidratazione cutanea”.
Il paziente, hanno spiegato i medici, ha riferito di un solo episodio di vomito e diarrea con stati febbrili il 20 novembre e di febbre a 38,5 gradi domenica 23, regredita poi con antipiretici.
TRATTAMENTO ANTIVIRALE – Il medico ha già iniziato un trattamento antivirale specifico con un farmaco non registrato in Italia e autorizzato con apposita ordinanza dell’Aifa su indicazione del ministero della Salute. Ma il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito ha detto di non volerne dare il nome fino alla fine del piano terapeutico. Il farmaco rientra nell’elenco di quelli indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità ed è usato per la prima volta in Italia.
(fonte Asca)
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