Natale a Regina Coeli. Restano in carcere Franco Panzironi e Luca Odevaine, rispettivamente ex presidente di Ama (la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti della Capitale) ed ex capo di gabinetto di Walter Veltroni e poi capo della polizia provinciale con Nicola Zingaretti. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Roma confermando l’aggravante del metodo mafioso per 6 degli indagati. Confermati i domiciliari per Rossana Calistri, mentre è stato scarcerato Franco Cancelli, capo della cooperativa Edera. Il riesame ha stabilito inoltre la sostituzione del carcere con i domiciliari per altri tre indagati.
IL PROVVEDIMENTO – In carcere, con Panzironi ed Odevaine, restano anche gli imprenditori Cristiano Guarnera e Giuseppe Ietto, Nadia Cerrito, segretaria di Salvatore Buzzi, ras delle cooperative, e Claudio Turella, funzionario comunale. Il collegio presieduto da Bruno Azzolini ha annullato l’accusa di partecipazione all’associazione di stampo mafioso per Fabio Gaudenzi, il quale ha ottenuto i domiciliari essendo indagato di trasferimento di capitali. Scarcerati, per essere posti ai domiciliari, anche Pierina Chiaravalle e Sandro Coltellacci, collaboratori di Buzzi accusati di corruzione aggravata.
TENSIONE IN COMUNE – I lavoratori della Coop 29 giugno, sostenuti dall’Unione Sindacale di Base, hanno da poco occupato l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, sito in viale Manzoni 55.
PROTESTA INIZIATA MARTEDI – La protesta era partita ieri al diffondersi della notizia che il V Dipartimento di Roma Capitale intenderebbe chiudere i centri d’accoglienza “Castel Verde”, destinato ai senza fissa dimora, e “La casa di Elettra”, dove si offre riparo a madri con bambini, gestiti dalla cooperativa ABC, attualmente commissariata, in subappalto dalla Eriches 29, del gruppo 29 Giugno. Da ieri i due centri d’accoglienza sono occupati da una ventina di lavoratori e 60 utenti.
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