C’è una nuova tecnica che sta seminando sempre più vittime nelle stazioni metropolitane di Roma. Si tratta della tecnica del blocco e rottura delle scale mobili, una scusa per perpretare furti a gogo.
I FURTI – Si tratta di gruppi di tre, quattro persone. A volte rom, a volte africani o sudamericani, ma anche italiani. Tra loro ci sono donne oppure anziani, si mimetizzano tra la folla, alcuni fanno finta di essere turisti con le cartine della città in mano.
LA PETIZIONE – A Valle Aurelia è stata sottoscritta una petizione per chiedere presidi fissi al Comune. «Da mesi sono presenti a Valle Aurelia borseggiatori – si legge – I passeggeri sono stanchi di doversi proteggere da soli e che non vengano presi provvedimenti. Si richiede la presenza stabile di personale di vigilanza nei locali della stazione aree di transito incluse».
LA TECNICA – Un complice da sotto blocca le scale mobili premendo il pulsante sul quadro comandi che, evidentemente, non è ben protetto. Altri due sono già sulle scale, strappano alla vittima borsa o zaino, se lo lanciano tra loro per portarlo via e scappano. Tramite i social network i pendolari si tengono in contatto per avvisarsi della presenza delle gang. Orario più a rischio quello tra le 16 e le 18.