Roma raffiche di multe con street control. Ma attenzione: non sono valide

La prefettura avvia un'indagine. Pioggia di ricorsi al giudice di Pace. Scontro legislativo

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Lo street control, l’innovativo sistema tecnologico in dotazione die vigili urbani di Roma, miete le sue prime vittime. Purtroppo pero per il Comune, il sistema tecnologica si scontra con le leggi e disposizioni burocratiche.

Secondo IlMessaggero.it due funzionari dello staff di Giuseppe Pecoraro stanno «attentamente esaminando» i verbali emessi dai vigili per conto del Comune – il grosso per sosta in doppia fila – omettendo il dettaglio che le multe sono fatte con apparecchiature tecnologiche. Di fatto è l’apertura di un’indagine amministrativa che potrebbe portare alla riscrittura, alla ri-emissione o addirittura alla prescrizione delle contravvenzioni.

IL SISTEMA – Si tratta di uno strumento dotato di fotocamere e videocamere che, installato sulle volanti della Polizia Municipale, consente di riprendere la targa e gli altri dati relativi al veicolo ed al luogo ove questo viene “fotografato”, di trasmettere questi dati ad una centrale operativa e di elevare, così, in maniera veloce ed automatica le multe per divieto di sosta

IL PRECEDENTE DI TORINO – Il Giudice di Pace sta ricevendo in queste ore una raffica di ricorsi. Il precedente di Torino  continua a suscitare forti perplessità sulla procedura seguita a Roma. Anche nella Capitale le multe fatte con il nuovo sistema – almeno 50 mila – parlano di «agenti accertatori», sostengono l’«assenza del trasgressore», ma si guardano bene dal far intuire che tutto deriva dalla ripresa di una telecamera con tanto di immagini archiviate. In sostanza il suo utilizzo non è più indiscriminato come nel 2010: a Torino, nella prima sera in cui venne utilizzato, aiutò i Vigili ad elevare ben 78 contravvenzioni.
Questi numeri sono irraggiungibili dal giugno 2012, da quando cioè il Ministero dei Trasporti spiegò che non basta riprendere con la telecamera un’auto in divieto di sosta per poter inviare la multa. Se la Polizia municipale usa lo Street Control per accertare le infrazioni, gli agenti sono tenuti a cercare subito il trasgressore: in caso contrario la sanzione è nulla. L’automobilista va cercato quando la sua automobile è ancora parcheggiata in malo modo. Il sito PaginaQ spiega la vicenda con più dettagli.

LA LEGGE – L’art. 201 del Codice della Strada consente, infatti, la «contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta nel caso di accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo». Ciò significa che, se il conducente si trova nelle immediate vicinanze del veicolo, la sanzione gli va immediatamente contestata. Se la multa viene spedita a casa senza che sia stata preventivamente direttamente e immediatamente contestata al trasgressore se ne può chiedere l’annullamento.
In sintesi: non si realizza proprio una violazione del divieto di sosta (e, quindi, non si può elevare la relativa sanzione) se all’interno dell’auto era presente il conducente (in questo caso la sanzione potrà essere elevata solo per violazione del divieto di fermata e solo se, lungo la strada, era presente un segnale di divieto di fermata).
Si realizza, invece, una violazione del divieto di sosta se il conducente si trova fuori dall’auto, ma in questo caso la violazione deve essere immediatamente contestata dagli agenti accertatori e non sarà possibile utilizzare lo Street Control in modalità completamente automatica, senza l’intervento diretto degli agenti accertatori.

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