Accusata di aver ucciso e successivamente abbandonato in un cassonetto della spazzatura nei pressi dell’ospedale San Camillo suo figlio appena nato e per questo imputata per omicidio volontario mediante asfissione. Dopo oltre due anni, la donna, Marika Severini, è diventata nuovamente mamma. La piccola, una bambina di appena tre mesi, le è stata immediatamente tolta, “a scopo precauzionale”, da un provvedimento del Tribunale dei Minori capitolino e affidata ad una Casa famiglia di Roma. A sollecitare la decisione dei giudici è stato il pubblico ministero Paolo D’Ovidio, titolare del procedimento che vede Marika sotto processo. Vicenda per cui la sentenza di primo grado davanti alla corte d’Assise è attesa ad aprile.
Roma, uccide neonato. Ora è di nuovo mamma, ma le tolgono il figlio
La decisione del tribunale fa discutere