Simboli satanici e messe nere tra Nettuno e Velletri

Con l'avvicinarsi dell'equinozio (avvio dell'estate esoterica) si intensificano i riti. Ecco l'ultima clamorosa scoperta

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Statue inneggianti al demonio, simboli religiosi appesi agli alberi e tante bottiglie di superalcolici sparse in giro. Questo quanto rinvenuto su via dei Frati, nelle vicinanze di via Nettuno-Velletri in un tereno dell’Università Aghraria.

IL RITROVAMENTO – Il caso è stato segnalato dall polizia municipale di Nettuno, guidati dal comandante Antonio Arancio alle autorità. I vigili sono intervenuti a seguito della denuncia di alcuni residenti. Altre segnalazioni giungono nelle campagne del Litorale, anche nel territorio dei Castelli Romani.  I cittadini raccontano di aver sentito delle musiche inquietanti durante la notte e strani movimenti in una zona isolata. La pista su cui si punta è quella di un possibile giro di messe nere e strani riti da compiere all’aperto, in prossimità dell’equinozio di primavera.

I LUOGHI DI SATANA A ROMA – Ci sono indagini aperte e mai richiuse dalla magistratura all’indomani della creazione di una speciale task force nata alla scopo di censire e monitorare i fan di Satanasso nella capitale. Trentuno gruppi – secondo uno studio del Ministero degli Interni – fra sette satanico luciferine, occultisti e spiritisti vari per un totale di almeno duemila seguaci. Sarà un caso ma un vertice del triangolo maledetto della magia nera passa proprio a Castelporziano. Un’area che corrisponde al sito leggendario dell’antica città di Politorio, mai venuta alla luce nonostante anni di ricerche. Un villaggio di pastori nel territorio della potente Lavinium (oggi Borgo di Pratica di Mare) distrutto, secondo lo storico Tito Livio, dal quarto re di Roma, Anco Marzio, durante la corsa al mare. Secondo gli esperti, insomma, l’area avrebbe influenze e attrazioni paranormali. Informative a dir poco riservate raccontano di fantomatici sacerdoti del male a Capocotta, la spiaggia trasgressiva amata dai poeti Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg, di fiaccolate da brivido e riti pagani consumati ai confini della Tenuta Presidenziale. Stesso scenario a Ficana (sui Monti di San Paolo, Acilia), altro insediamento devastato dai primi romani che mostra ancora oggi prove certe di un incendio appiccato alla fine del VII secolo avanti Cristo. I fantasmi dei vinti si aggirerebbero senza pace fra Ostia Antica e il villaggio di San Francesco. Le location care a Belzebù? I resti della villa della Palombara detta di Plinio, la necropoli romana di Pianabella, Malafede, le grotte di Gasparone (un brigante passato dalle scorribande all’adorazione del dio Demonio) e Capo Due Rami lungo il fiume Tevere. Fra le sette lidensi i “Cavalieri del Nulla”, oscuri personaggi a caccia di vecchi e nuovi adepti del Diavolo. Non è finita: messe nere verrebbero celebrate fra Casalpalocco e la spiaggia di Torvaianica in località Zingarini, l’arenile dove più di mezzo secolo fa venne rinvenuto il cadavere di Wilma Montesi.

LE DATE DA TENERE D’OCCHIO – Conoscere il calendario satanista è importante per decodificare alcuni condotte di reato e per drizzare le antenne. Il professor Andrea Feltri ha delineato le date più sensibili. Intanto il capodanno di Satana, che cade non a caso nella notte di halloween, il 31 ottobre, detta anche la notte di Sabba, teatro di riti propiziatori.

Il 21 dicembre, prima notte di tregenda, è anche definito il mattino dei diavoli.
Il 2 febbraio è il giorno della consacrazione delle candele e dei lumi poi utilizzati durante i riti dell’anno.
Il 21 marzo, per l’equinozio di primavera.
Il 30 aprile è fissato l’avvio dell’estate esoterica, con riti per attirare accumulo di successo e denaro.

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