Roma, neonato morto in un cassonetto: nuova perizia

Le novità sullo scandalo che ha travolto la Capitale

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Una nuova perizia dovrà far luce sulle cause della morte del neonato trovato privo di vita in un cassonetto vicino all’ospedale San Camillo di cui è accusata la madre. Lo ha deciso la III sezione della Corte d’Assise di Roma, davanti alla quale è in corso il processo nei confronti della donna. Il collegio, infatti, alla luce della consulenza depositata della difesa, ha deciso di disporre una nuova perizia, rinviando al 13 maggio l’udienza per la nomina del perito d’ufficio che dovrà accertare nuovamente le cause della morte del neonato.

I FATTI DEL 2013 – I fatti risalgono al 2013. Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera la donna di 25 anni ha vagato più di venti ore con il neonato morto in borsa. Poi si è sentita male ed è andata al pronto soccorso del San Camillo. Ma prima ha gettato il corpo del bambino in un cestino all’interno dell’ospedale. Infine, disperata, ha chiesto l’aiuto ai medici per una forte emorragia, senza raccontare quello che aveva fatto. Una donna romana di 25 anni giovedì notte è stata arrestata dalla polizia con l’accusa di infanticidio.

 

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