L’amministratore di una nota società della Capitale, operante nelle pulizie e nel facchinaggio ed annoverante fra i suoi clienti anche importanti amministrazioni pubbliche dello Stato ed enti locali, aveva omesso di versare all’Erario circa 14 milioni di euro – tra IVA, IRES, IRAP e ritenute d’acconto – dovuti in base alle dichiarazioni regolarmente presentate per le annualità dal 2012 al 2014.
L’EVASIONE – I finanzieri del Comando Provinciale di Roma non hanno impiegato molto tempo per smascherare l’evasione scoprendo anche che l’uomo aveva escogitato un sistema elementare e di sicura efficacia per abbattere le posizioni debitorie della società verso il Fisco indicando falsamente, nei modelli di versamento “F24” delle imposte, crediti IRAP ed IVA da compensare, in realtà inesistenti, con importi e codici-tributo completamente inventati.
LA DENUNCIA – L’uomo, amministratore della società di pulizie, è stato denunciato dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino alla Procura della Repubblica di Roma che, grazie agli elementi raccolti dai militari, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo di quote societarie, conti correnti e beni immobili per un valore di circa 10 milioni di euro, volto alla confisca c.d. “per equivalente”, istituto che consente di cautelare l’Erario in relazione alle imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati.
IL SEQUESTRO – Il sequestro ha riguardato Roma, Palestrina, Cave e Terracina, in cui sono ubicati i 21 immobili riconducibili all’uomo, alcuni dei quali di pregio, nonché 16 rapporti finanziari presso 7 istituti di credito, per un valore di circa 1,8 milioni di euro.
[form_mailup5q] newsletter generale