Metro B, tenta il suicidio lanciandosi sui binari

Il treno è riuscito a fermarsi in tempo. L'uomo è stato trasportato in codice rosso all'Umberto I

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Metro B, muore passeggero dopo un malore

Un uomo ha tentato il suicidio lanciandosi sui binari al passaggio della metro B. Il treno però è riuscito a fermarsi in tempo. L’uomo è stato immediatamente trasportato in codice rosso all’Umberto I, ma non è grave.

LA TRAGEDIA – Un bambino di 4 anni è morto ieri, giovedì 9 luglio, a Roma, precipitando nella tromba dell’ascensore nella stazione della metro A di Furio Camillo, in zona Appio-Tuscolano. Il piccolo è deceduto sul colpo dopo avere fatto un volo di quindici metri. Sul posto è intervenuto il 118. Marco, questo il nome del bimbo, è stato estratto dai vigili del fuoco già senza vita. La fermata della metropolitana è stata chiusa.

GLI ULTIMI MOMENTI – Fin dai primi momenti, l’assessore capitolino ai Trasporti Guido Improta aveva parlato di “un eccesso di generosità dell’agente di stazione” che si era “trasformato in una tragedia”. E la dinamica, secondo le ultime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della stazione Tuscolana, sembrerebbe confermare quella versione dei fatti. Sono circa le 16.30. Francesca, 43 anni, deve prendere la metro A di Furio Camillo con suo figlio Marco, quattro anni compiuti da poco. Per scendere decide di prendere l’ascensore che, però, si blocca. Dentro ci sono solo loro due. La donna chiede aiuto e suona l’allarme.

LA TRAGEDIA – In situazioni del genere, la procedura prevede che a intervenire entro 30 minuti dalla segnalazione debbano essere i tecnici abilitati alla manutenzione. L’operazione non dovrebbe dunque essere di competenza dell’Atac. Un addetto dell’azienda di trasporti capitolina, però, cerca lo stesso di aiutare la donna e il bambino. Prende il controllo del secondo ascensore e si affianca a quello bloccato. A quel punto tenta di far salire a bordo dell’elevatore funzionante i due ma, durante l’operazione, il bambino cade nell’intercapedine di circa 40 centimetri e precipita nel vuoto per quindici metri.

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I SOCCORSI – I soccorsi arrivano poco dopo ma non c’è più nulla da fare. Il corpo del bambino è recuperato dai vigili del fuoco. Secondo l’assessore Improta, “la ditta di manutenzione Kone, a seguito di segnalazione, stava già intervenendo secondo i tempi contrattualmente previsti e cioè aveva assicurato l’intervento entro 30 minuti dalla segnalazione del guasto”. Il dipendente Atac che stava provando a soccorrere i due è stato colto da malore e assistito dal personale del 118 assieme alla madre del piccolo, distrutta dal dolore.

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