È bufera, in rete, dopo la diffusione di una foto in cui la nota cantante di Sora, Anna Tatangelo, posa nuda per promuovere la campagna della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). La compagna di Gigi D’Alessio è stata infatti scelta come nuovo volto della di “Lilt For Women – Campagna Nastro Rosa” e, nello scatto contestato, si mostra mentre abbraccia il suo seno nudo, sopra lo slogan “Fai prevenzione: proteggilo anche tu!”.
AMAZZONI FURIOSE CON LA LILT – Un invito a volersi bene e a prendersi cura della propria salute che, tuttavia, non è stato unanimemente apprezzato. La foto è stata ritenuta offensiva da un gruppo di donne che hanno vissuto o vivono la malattia, riunite sotto il nome di “Amazzoni Furiose”. Nel loro blog amazzonifuriose.blogspot.co.uk è stata pubblicata una lettera aperta alla Lilt e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin in cui si chiedeva il ritiro della campagna. “La campagna punta ad offrire un’immagine sessualizzata e trivializzante della malattia, utilizzando in maniera pretestuosa l’invito a fare prevenzione. La Lilt ha scelto di avvalersi di un uso strumentale del corpo femminile – hanno spiegato – Per attirare l’attenzione verso l’argomento non occorre spogliarsi”.
LE CRITICHE DI SELVAGGIA LUCARELLI – Ma le Amazzoni non sono state le uniche a criticare l’iniziativa. Anche la nota blogger e giornalista Selvaggia Lucarelli ha sollevato le sue perlessità. “Mi spiace per la Lilt e le sue belle e condivisibili campagne per la prevenzione nella lotta contro i tumori – ha scritto sulla sua pagina Facebook –, ma chi ha protestato per questa foto ha mille ragioni. A parte la foto di dubbio gusto con tette strizzate e gli addominali tirati che forse non erano proprio necessari alla causa, visto che si parla di cancro e non di tartaruga, mi permetto solo di aggiungere un’altra cosa. Se hai le tette rifatte per ragioni puramente estetiche, forse non sei la persona più adatta a sostenere la causa e la sensibilità di donne che le tette se le sono dovute ricostruire perché asportate. Questo non vuol dire che chi è rifatta non possa partecipare alla causa o che abbia fatto qualcosa di male, ci mancherebbe, ma forse, per una ragione di buon gusto e opportunità, come testimonial è più adatta un’altra donna. Un’altra storia. Un altro messaggio. Tutto qui”.
LA REPLICA DI ANNA TATANGELO – La cantante, ritrovatasi suo malgrado al centro del ciclone, si è difesa sostenendo di essere “dispiaciuta ma anche un po’ indignata per quello che è stato scritto. Ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio, non possa prestarsi a fare una campagna come quella della Lilt. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione DEVE interessare tutte le età, soprattutto le ragazze”. Per la cantante, “è fuori luogo che alcune blogger dicano che 28 anni sia una fascia troppo bassa per fare prevenzione. Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio”.
LA DIFESA DELLA LILT – In difesa della propria campagna si è mossa anche la Lilt, rispondendo attraverso le parole del presidente, il senologo chirurgo Francesco Schittulli, per il quale si tratta di “una campagna di prevenzione non rivolta alle donne malate, ma alle giovani e giovanissime. Quella posa che ha offeso le firmatarie della lettera, sono sincero, è stata voluta perché è un’immagine positiva impegnata a mantenere il proprio stato di salute, di benessere. Non ho mai pensato a una posa da calendario. Quello è un abbraccio che protegge il seno. E ho pensato a una testimonial che possa parlare alle nostre figlie”. Schittulli, inoltre, ha precisato che la collaborazione di Anna è gratuita e che la cantante si è offerta anche di fare un tour nelle scuole per parlare di prevenzione primaria.
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