I ritardi nei soccorsi e poi quelle ferite anomale sul corpo. Qualcosa non torna nel ritrovamento del corpo privo di vita di Silvio Fiorconi, 56 anni, titolare di un bar all’angolo fra via Nomentana e via Zara, al Salario-Trieste. Ora, come riporta il Corrire.it, il pm vuole vederci chiaro e ha aperto un’indagine.
I FATTI – Secondo la ricostruzione del Corrire.it «sabato scorso, dopo la chiusura, Forconi si sarebbe trattenuto per qualche ora nel bar-tabacchi per effettuare alcuni lavori. Fra questi la riparazione di una delle saracinesche e dell’impianto d’allarme che si trova proprio sopra la serranda. Ma qualcosa è andato storto e – è questa una delle ipotesi comunque ancora prese in considerazione – il cinquantenne sarebbe stato investito da una forte scarica elettrica che lo ha proiettato ad alcuni metri dalla scala dove si trovava, uccidendolo».
I SOCCORSI – L’allarme sarebbe tuttavia stato dato parecchie ore più tardi da un amico.
LE FERITE – Ma sono soprattutto le lesioni anomale riscontrate sul corpo del barista e la posizione in cui è stato trovato il cadavere a insospettire gli inquirenti. Solo l’autopsia svelerà quanto accaduto.