Tre bambini e la loro mamma sgomberati questa mattina e lasciati senza una casa su un’ordinanza di sfratto per morosità. Lo denunciano il sindacato Usb e il movimento per il diritto all’abitare Bpm il quale per diverse volte era riuscito a impedire lo sgombero di questa famiglia.
Ma questa volta non ce l’ha fatta. “I blindati si sono presentati all’improvviso, all’alba” raccontano gli attivisti in una nota, “Kader, con la moglie Samia e i suoi tre figli vivono lì da tre anni”. L’appartamento si trova in un palazzo in via dei Pioppi 18, zona Centocelle e, secondo gli attivisti Bpm, apparterrebbe a un poliziotto.
I Bpm, poi, raccontano che “gli agenti hanno circondato il condominio e sono entrati dal terrazzo”. A causa dell’irruzione la donna ha subito uno choc ed è stata trasportata all’ospedale Casilino, dove poi è stata ricoverata. I figli di 2, 8 e 17 anni sono rimasti da soli in strada senza sapere dove sarebbero andati a dormire questa sera.
L’Usb ha preso posizione contro i metodi “brutali” utilizzati e chiesto l’intervento del sindaco Marino per assicurare assistenza ai minori rimasti senza un tetto. “Ci aspettiamo che il primo cittadino – ha dichiarato il sindacato – si faccia carico di questa situazione trovando immediatamente, entro oggi, una sistemazione dignitosa a queste persone non fosse altro per arginare e scusarsi della violenza fatta subire a tre bambini”.
Per fortuna la risposta dal Comune non si è fatta attendere: “Abbiamo individuato una struttura emergenziale a disposizione del Comune pronta a accogliere la famiglia a partire da questa sera”, ha dichiarato l’assessore capitolino alla Casa, Daniele Ozzimo. Intanto l’allerta per l’emergenza abitativa a Roma resta alta.
Dopo le manifestazione del 19 ottobre, durante la quale il coordinamento per la casa aveva chiesto al ministro Lupi il blocco degli sfratti e l’avvio di un piano di politiche abitative, la situazione sembrerebbe immutata. E le occupazioni degli immobili dismessi della capitale continuano: l’Unione inquilini informa che ieri l’Acea ha provato a riprendersi il palazzo di Tor De Schiavi presentando “la denuncia per occupazione abusiva al locale commissariato di polizia e richiedendo lo sgombero”.
Loro, però, non si arrendono e proseguono la battaglia per il diritto a un tetto per tutti. “Ieri la giornata è trascorsa tranquillamente. – scrive l’Unione Inquilini in un comunicato – Finalmente è arrivato il gruppo elettrogeno e da ieri sera abbiamo la luce. Continua la pulizia delle stanze e si comincia ad arredare”.
Domani una delegazione degli occupanti parteciperà alla manifestazione per la casa di fronte a Montecitorio e venerdì si farà una festa con assemblea nel cortile recuperato per attività sociali nel quartiere. Anche i Bpm sono mobilitati: hanno fatto un presidio a favore della famiglia di Kader e annunciano la loro presenza domani davanti al parlamento “per difendere lo sfratto di Gilda in via delle Fornaci e di Abdul in via Val di Non”.
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