Finalmente lo sgombero. E’ un grido di liberazione quello degli abitanti di Ponte di Nona all’arrivo stamattina a partire dalle 8,30 della polizia per il rirpistino della legalità nella palazzina occupata di di via Cerruti. Le forze dell’ordine, in totale, sei blindati della Polizia, tre dei carabinieri, un elicottero e una ruspa, hanno atteso l’inizio delle lezioni nella scuola vicina per creare meno disagi ai residenti. Presidiati anche i palazzi vicini. All’interno dello stabile donne e bambini piccoli.
I residenti occupanti sono stati fatti uscire con la scusa della lettura dei contatori Acea per passare poi alle operazioni. Divelto il cancello di ingresso. Non sono mancati momenti di tensione. All’interno una donna ha avvertito un malore e per questo è stata chiamata l’autoambulanza. Nella palazzina di proprietà di Fabrica sgr del gruppo Caltagirone, occupata da Action il 6 aprile scorso, abitavano 53 nuclei familiari per un totale di circa cento persone.
«E’ uno scandalo, neanche a Natale hanno pietà di queste famiglie – commenta il Andrea Alzetta di Action. Hanno usato l’inganno e la violenza e di questo dovranno rendere conto. Il Comune e il Municipio non si sono presentati. Queste famiglie non hanno più un posto dove andare. Di certo – aggiunge – noi non ci arrendiamo e passeremo nelle prossime ore al contrattacco».
Solidarietà anche dall’Unione Inquilini. «Lo sgombero- dice una nota- attuato con inusitata ferocia paramilitare, segna una svolta anti-popolare gravissima nella gestione del dramma della precarieta” abitativa e questo proprio quando sembrava che la vertenza nazionale sul tema degli sfratti potesse trovare almeno una prima e timida apertura da parte delle istituzioni. Mentre il prefetto di Firenze ha annunciato da lunedi” il blocco degli sfratti, in sei mesi a Roma assistiamo a un silenzio tombale da parte del prefetto e della Giunta Marino».
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