Garbatella, addio termini madre e padre a scuola: polemica

Il Consiglio del Municipio avvia la procedura di "svecchiamento" della terminologia. Augusto Santori contrario

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Il Consiglio del Municipio VIII avvia le procedure per cambiare la terminologia per indicare i genitori abitualmente usata nelle scuole: scatta la polemica politica. Al centro della discussione c’è la decisione di “svecchiare” termini come Madre o Padre che,  spiegano il presidente del Municipio Roma VIII, Andrea Catarci, la vice presidente e Assessora alle Politiche di Genere, Anna Rita Marocchi e il Consigliere Delegato per la Rete R.EA.D.Y, Flavio Conia, “spesso si trovano ad essere anacronistici, visto l’aumento delle famiglie allargate o con genitori omosessuali. L’intendimento – concludono – è quello di avviare con gli Istituti Scolastici locali un percorso di condivisione che porti all’aggiornamento della terminologia usata all’interno delle scuole”.

L’idea non è piaciuta a chi difende l’identità tradizionale della famiglia. Fra questi Augusto Santori, presidente di Primavera Nazionale che in una nota stigmatizza la procedura: “Vogliono distruggere la famiglia partendo anche da queste boiate pazzesche che non rispondono ad alcuna esigenza, accantonano le reali problematiche del territorio, distraggono le attenzioni e vogliono colpire il sistema tradizionale su cui si fonda Roma, di cui i propri cittadini vanno orgogliosi. Il tutto per rispondere alle smanie ideologiche di una sinistra che sul sociale perde terreno ogni giorno”.

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