La situazione più critica si registra all’Infernetto. A dirlo è una nota della protezione civile. E c’era da aspettarselo. da tempo il nostro giornale racconta delle situazioni di disagio vissute da questo quartiere che continua a lottare giorno dopo giorno con il Tevere. La situazione idrogeologica e i livelli di scolo dei canali da stamattina erano ai limiti dei livelli. Inondazioni con un metro d’acqua sul livello stradale nella zona dove due anni fa morì un cingalese di 32 anni travolto da un’onda di piena dei canali.
Chiusa la via Cristoforo Colombo in direzione Ostia all’altezza del Fosso di Malafede, tra via di Mezzocammino e via di Malafede e in corrispondenza di via Pindaro. Via del Mare non è percorribile nella galleria di Acilia, inondata da mezzo metro di acqua e fango: deviazioni su via dei Romagnoli. Su via Ostiense chiusura temporanea, difficoltà di circolazione all’altezza di via della Stazione di Ostia Antica, Circolazione interdetta anche su via del Fosso di Dragoncello.
Allagato l’ingresso e alcune stanze del poliambulatorio Sant’Agostino a Ostia. Situazione critica anche a Bagnoletto.
I danni registrati sembrano superiori all”alluvione del 2002. La situazione e” di massima criticita” ed e” urgente che tutti in queste ore, piuttosto che accusare o minacciare fantomatici esposti, facciano la propria parte, cosi” come sta facendo il X Municipio, mettendo a disposizione dei cittadini colpiti dal nubifragio informazioni e ricoveri in strutture pubbliche”. Cosi”, in una nota, Francesco D”Ausilio, capogruppo Pd in Campidoglio. “Una volta superata l”emergenza e adottati i provvedimenti contingenti del caso- aggiunge- occorrera” anche mettere a punto piu” specifici interventi strutturali che consentano di far fronte a un quadro di cambiamenti climatici che e” plausibile ritenere possano essere in futuro sempre meno eccezionali”.
Stranamente il Centro di Roma è stato meno colpito, mentre le zone periferiche lo sono state particolarmente, soprattutto Infernetto, Casal Palocco, tutta la zona Nord di Roma, in particolare Prima Porta, e poi Piana del Sole e Ponte Galeria, dove e” esondato il Rio Galeria”, ha spiegato il direttore della Protezione civile di Roma Capitale, Mario Vallorosi, sottolineando che “gli interventi piu” difficili di questa mattina sono stati a Ponte Galeria e continuano a esserlo nella zona dell”Infernetto, dove ci sono state abitazioni allagate con l”acqua fino a un metro e mezzo e in alcuni casi la gente si e” dovuta spostare anche ai primi piani”. Al momento, comunque, tutto sembra sotto controllo, o quasi: “Per quanto riguarda la discesa dell”acqua- ha assicurato Vallorosi- la situazione e” ora piu” tranquilla”.
L”attenzione e” concentrata sul fiume: “Sicuramente ci sono ancora problemi, il Tevere è cresciuto in maniera abbastanza forte raggiungendo gli 11 metri ma non ci preoccupa ancora. Nonostante possa ancora salire non dovrebbe arrivare a uno stato di allerta eccezionale come nel 2012. Siamo stati poco fa a ponte Garibaldi e abbiamo visto che il flusso del fiume non e” ancora da torrente”. L”emergenza dunque non e” ancora rientrata, e i romani dovranno fare i conti col maltempo almeno fino a domani, perche’», ha concluso il direttore della Protezione civile capitolina, “questo tempo di pioggerella con qualche leggero scroscio potrebbe durare fino alle prime ore del mattino di domani».
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