Camorra, 29 persone arrestate. Sequestrati beni per 400 mln

Erano ritenute vicine al clan degli Zazo. Riciclavano denaro in case e locali

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La Dia di Roma e la squadra mobile della questura hanno arrestato 29 persone (21 in carcere e 8 ai domiciliari) accusate di associazione di stampo camorristico, truffa ed estorsione. Gli indiziati sono ritenuti vicini al clan Zazo (o Zaza dal nome del defunto promotore Michele Zaza).

SOLDI SPORCHI – Le investigazioni hanno dimostrato che l’organizzazione ha realizzato una fitta rete di investimenti in varie regioni d’Italia con i soldi provenienti da attività illecite come il traffico di droga e appunto l’estorsione a commercianti e imprenditori della zona di Fuorigrotta, a Napoli. Denaro poi utilizzato per acquistare immobili a Roma, Gorizia, Genova e Caserta e numerose società operanti nei settori edilizio, alberghiero, della ristorazione, del commercio di auto, del gioco e delle scommesse, dei cavalli da corsa. Tutto posto sotto sequestro, per un valore di circa 400 milioni di euro.

CAMORRA NELLA CAPITALE – Nei giorni scorsi un’altra maxi operazione aveva portato al sequestro di 23 locali nella capitale e per sfuggire alla cattura un uomo aveva perso la vita. Si era buttato dalla finestra per non essere arrestato. E’ successo il 22 gennaio scorso in zona Tor di Quinto. Quando la polizia è entrata nell’appartamento, infatti, l’uomo, un pregiudicato di 43 anni, per non essere preso si era lanciato nel vuoto. L’uomo era uno dei 90 destinatari di un mandato di arresto nell’ambito dell’operazione contro il clan camorristico Contini. Sono stati in tutto 23 i locali sequestrati a Roma (e 28 in tutto) durante l’operazione condotta dalla Direzione nazionale antimafia contro la “camorra” e che ha coinvolto appunto anche il Lazio oltre alla Campania e alla Toscana.

SEQUESTRI – Nella Capitale le forze dell’ordine hanno messo i sigilli in particolare a pizzerie e ristoranti della catena ”Pizza Ciro” e ”Pizza Re”, tutti o quasi in zone centrali, come via della Mercede, via di Propaganda Fide, via della Pace, via Zanardelli e via della Vite. Novanta gli arresti e sequestrati beni per circa 250 milioni di euro. Questi i numeri della maxi operazione. Molti degli immobili nel mirino degli investigatori, utilizzati per reinvestire i soldi del gruppo, si trovano infatti a Roma.

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