Infernetto, sedicenne stuprata dal branco dopo la discoteca

La storia della minorenne si arricchisce di nuovi particolari. Il processo entra nella fase viva

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Il caso della sedicenne stuprata dagli amici nel settembre del 2012 entra nel vivo. Nei giorni scorsi si è tenuta l’udienza che vede per ora indagati due ragazzi. La violenza però sarebbe stata compiuta da tre: manca il terzo responsabile. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all’eventuale responsabile e di accertare quanto denunciato dalla vittima.

L’ACCUSA –  «Mi hanno bloccato le braccia, immobilizzata sul divano e a turno violentata». Questa la rivelazione shock che sarebbe stata rilasciata al sostituto procuratore e che ora sta facendo il giro del web.
«Un’amica si è chiusa in bagno, l’altra si è appartata  –  ha raccontato l’adolescente  io invece mi sono adagiata sul divano». In quella notte la sedicenne tornò a casa sconvolta e poi portata in ospedale sotto shock. Da li sarebbero partite le denunce e le prime indagini.

LA DIFESA – L’atto sessuale è stato accertato ma lei ci stava. Questa la reazione dei ragazzi. Nessuna violenza dunque. Dopo l’atto ci sarebbe stata però una lite, una testimonianza che lascerebbe aperta la tesi della violenza. Secondo gli avvocati della difesa inoltre il racconto della vittima sarebbe stato contraddittorio. La sedicenne per ora non si è costituita parte civile. Nel prossimo processo sarà chiamata a deporre.

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