In tempi di crisi, si sa, il risparmio diventa per molti una necessità. E, facendo leva sul bisogno di tante famiglie di far quadrare i conti senza far mancare nulla ai propri figli, alcuni imprenditori cinesi senza scrupoli avevano pianificato di invadere il Carnevale romano con maschere economiche non conformi agli standard di sicurezza.
IL SEQUESTRO – Nella periferia est della capitale, in via dell’Omo, i finanzieri del comando provinciale di Roma hanno scoperto, infatti, ammassati in quattro depositi, oltre due milioni di maschere, trucchi e giocattoli privi dei necessari certificati di conformità: alcuni sprovvisti della relativa marchiatura “CE”, altri con la sigla artefatta.
LE ANALISI – Diversi campioni della merce sequestrata sono stati inviati all’agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio per l’analisi gascromatografica. I risultati hanno evidenziato la presenza nelle maschere di quantità elevate di “Cicloesanone”, un composto infiammabile e nocivo per inalazione, oltre che irritante per le mucose, le vie respiratorie superiori, gli occhi e della cute.
LE DENUNCE – Quattro persone di nazionalità cinese, tutti amministratori legali delle società cui sono riconducibili i depositi, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Roma.
L’APPELLO – Per il presidente della commissione Affari europei e Difesa dei consumatori del Consiglio regionale del Lazio, Piero Petrassi, “La pericolosità per la salute dei bambini è notevole negli oggetti contraffatti”. “Mi rivolgo – ha proseguito – alle tante famiglie che in tempi duri di crisi cercando di fare divertire i propri figli acquistano prodotti a prezzi bassi non rendendosi conto della non conformità alle normative di sicurezza, e faccio un appello al senso di responsabilità comune per non abbassare mai la guardia. Auspico che tutte le istituzioni preposte al controllo della qualità di tutti i prodotti in commercio intensifichino i controlli in tale ambito così delicato”.
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