Sfugge al controllo della mamma e beve acetone. Ora è ricoverato al Gemelli in codice giallo. Brutta avventura questa mattina a Roma, a Osteria Nuova, sulla Salaria, per un bimbo di 2 anni. La mamma appena si è resa conto dell”accaduto ha chiamato la centrale operativa del 118 che ha inviato sul luogo l”eliambulanza in servizio nella base di Fonte di Papa.
I SOCCORSI E LA CORSA IN OSPEDALE – Il mezzo, Pegaso 21, e” decollato alle 9.52 ed e” arrivato a destinazione alle 10.06: l”equipe sanitaria ha controllato le condizioni del bambino e ne ha disposto l”imbarco insieme al genitore. Alle 10.10 l”eliambulanza e” ripartita dal campo sportivo di Osteria Nuova e 14 minuti dopo i piloti di Elitaliana sono atterrati nella piazzola del Gemelli. L”intervento, dal momento dell”attivazione avvenuta alle 9.49 fino alla sua conclusione alle 10.24, e” durato 35 minuti.
IL CASO DELLE RAGAZZINE INTOSSICATE – Tre ragazzine, dagli 8 ai 15 anni, si sono sentiti male ieri sera mentre si stavano cambiando negli spogliatoi della piscina del centro sportivo ‘Aurelia Nuoto’, in via Aurelia 770. Il malore potrebbe essere stato causato da una intossicazione da monossido di carbonio. Queste le prime indiscrezioni. Ma serviranno nuove analisi.
IL MALORE E IL RICOVERO IN OSPEDALE – I tre, nessuno dei quali è in gravi condizioni, sono stati portati prima all’ospedale San Camillo poi trasferiti all’Umberto I e sottoposti a trattamento di ossigenoterapia in camera iperbarica. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Madonna del Riposo che sono in attesa di una relazione dei vigili del fuoco che hanno ispezionato la struttura e per verificare con esattezza la causa del malore dei tre ragazzini. Dall’analisi dell’aria presente nell’ambiente, tuttavia, i pompieri non hanno riscontrato tracce di monossido. Fra le ipotesi, ancora tutte da verificare, c’è quella che il gas tossico possa essere arrivato negli spogliatoi attraverso le crepe nelle pareti direttamente dalla caldaia che si trova fuori dall’impianto sportivo. Le ragazze sono tutte fuori pericolo, anche se rimangono sotto osservazione all’Umberto I.