Atac, dipendente si cosparge di alcool e minaccia di darsi fuoco

Cinquantenne di una ditta di pulizie chiede garanzie occupazionali in via Prenestina. Con lui una ventina di lavoratori

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atac minaccia di darsi fuoco

Paura e tensione alla sede Atac di via Prenestina, dove un dipendente di una ditta di pulizie si è cosparso il corpo di alcool e ha minacciato di darsi fuoco. Gli hanno ridotto l’orario di lavoro e lui minaccia di darsi fuoco. U.M., 50 anni, dipendente della ditta Manutencoop, che ha un appalto per le pulizie con l’Atac, è davanti alla sede centrale dell’azienda dei trasporti, in via Prenestina 35, con un accendino in mano.

PROTESTA CONTRO I TAGLI – Con lui altri 20 dipendenti sono riuniti davanti alla sede dell’azienda per chiedere garanzie sul livello occupazionale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed un’ambulanza di soccorso. La protesta dei dipendenti delle ditte appaltatrici per le pulizie di Atac va avanti da mesi. I lavoratori proprio ieri hanno rifiutato di firmare il nuovo contratto che prevederebbe un abbassamento del monte ore, e di conseguenza dello stipendio, del 34%.

LA POLEMICA SULL’ASSENTEISMO – Ogni giorno in media 1.400 persone, tra impiegati, autisti, operai e macchinisti, legittimamente presentano certificati medici e di altro tipo in Atac. Questa la statistica shock che sta facendo il giro del web. Un turnover che decurta la forza lavoro di una percentuale che va da una media giornaliera del 15 per cento, con un picco del 22 per cento registrato lo scorso agosto, mese in cui c’è stata una vera e propria epidemia. Ma non è tutto perché a questi numeri si aggiungono gli autisti che chiedono l’inabilità alla guida, schizzati verso l’alto negli ultimi tre anni e i cosiddetti «liberi con paga», ovvero gli autisti che sono di turno, ma per i quali non c’è un mezzo da guidare. E così, meglio lasciarli a casa, liberi dal servizio.

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