Casalotti, omicidio Musci: sequestrati i beni agli eredi

L'uomo, che non aveva un lavoro, possedeva una villa, 57 mila euro in danaro e preziosi per un valore di 500.000 euro

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Omicidio a Casalotti, sequestrati beni di Musci villa preziosi

Sequestrati i beni agli eredi di Roberto Musci, freddato a colpi di pistola da ignoti il 23 gennaio 2014 mentre usciva dalla propria abitazione. La vittima, un 33enne con precedenti penali, si trovava agli arresti domiciliari in un complesso residenziale a Casalotti in via Giuseppe Lazzati.

IL SEQUESTRO – Stiamo parlando di un’esecuzione in stile mafioso, un omicidio a sangue freddo privo ancora di un colpevole. Il sequestro dei beni del defunto Musci è avvenuto poiché la vittima, sebbene non svolgesse alcuna attività lavorativa, in realtà disponeva di beni immobili, mobili e denaro contante del tutto sproporzionato rispetto al reddito percepito e dichiarato da sé e dalle persone rientranti nel suo nucleo familiare.

VILLA E PREZIOSI – Tra i beni confiscati troviamo la villetta dove l’uomo risiedeva regime di arresti domiciliari, 57 mila euro in danaro contante occultati all’interno di un intercapedine dell’abitazione della vittima e diversi oggetti preziosi per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro.

Ancora nessuna novità invece sull’entità dell’assassino, sebbene tale sequestro potrebbe far luce sulle dinamiche dell’omicidio.

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