Un uomo si taglia l’orecchio e minaccia di gettarsi nel vuoto. Trovare alternativa ai residence temporanei.
LA TESTIMONIANZA – “Mattinata d’inferno per gli abitanti del residence temporaneo di vicolo Casal Lumbroso 75, nel quartiere Massimina. Il complesso è stato svegliato verso le 6 da urla e sirene perché un appartamento è andato in fiamme, sembra per un incendio doloso. Testimoni mi hanno anche riferito che un abitante ha minacciato di gettarsi nel vuoto dal quarto piano, ma poco prima si sarebbe tagliato il lobo dell’orecchio per ragioni al momento ignote. Sul posto sono intervenute oltre 10 automezzi tra polizia, Carabinieri e vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. L’uomo che minacciava di gettarsi ha poi desistito, è rientrato all’interno del residence e si è allontanato a bordo di un’ambulanza scortata dalle forze dell’ordine”. Lo dichiara in una nota Marco Giudici, consigliere e presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII.
POLEMICA SUI RESIDENCE – “Non possiamo più andare avanti con la formula dei residence – prosegue Giudici -. Sono una realtà inumana della nostra città. Realtà sociali emarginate ed esplosive. Servono sistemazioni alternative, più dignitose di strutture ghetto spesso fatiscenti, in condizioni igienico-sanitarie proibitive, con l’acqua piovana che si infiltra ovunque, piene di blatte e con un costo di gestione esorbitante che viene sostenuto dal comune, calcolato in oltre 2000 euro ad appartamento di piccolo taglio. Mi chiedo, che fine hanno fatto le promesse del sindaco Marino sulla chiusura dei residence temporanei? La città è vittima di un centrosinistra che subisce il ricatto dei movimenti per la casa e resta immobile di fronte alle richieste di una seria politica sulla casa”.
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