Scontri Roma, Ciro ha aperto gli occhi. Giallo sugli spari

Il tifoso napoletano ferito sta meglio. De Santis: «Non ho sparato io». E 'a carogna riceve lettere di minacce

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Sembrano migliorare le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia. Così almeno avrebbero riferito i genitori che hanno avuto l’opportunità di fargli visita nel centro di rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma.

LE CONDIZIONI DI CIRO – “Ciro ha aperto gli occhi”, ha raccontato il padre Giovanni, che durante la visita ha chiesto al figlio se avesse voluto incontrare Maradona e “lui ha fatto cenno di sì con la testa. Possiamo dire che sta meglio e spero che lo stia ogni giorno di più”. Anche la madre di Esposito, Antonella Leardi, conferma che “Ciro sta migliorando un pasettino alla volta”.

LA DIFESA DI DE SANTIS – La procura ha convalidato l’arresto di Daniele De Santis, ma l’ultrà giallorosso nega di aver sparato. “Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni di poter ricordare cosa è accaduto” avrebbe detto Daniele de Santis al gip nell’interrogatorio di garanzia. Confermato anche l’arresto per rissa di Alfonso Esposito, uno dei tifosi del Napoli coinvolti negli scontri. I dubbi della procura trovano riscontro anche nello stub, l’esame della polvere da sparo, effettuato sulla mano destra di De Santis. Il test ha dato risultato parzialmente negativo e risulta quindi comunque “compatibile con materiale da sparo”.

MINACCE ALLA CAROGNA – Una busta con all’interno un proiettile è stata recapitata alla sede del quotidiano di Napoli “Il Mattino”. Nella missiva sono contenute minacce di morte all’indirizzo del capo ultrà del Napoli Gennaro De Tommaso, noto come Genny ‘a carogna.

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