Porta di Roma, bambina di 13 mesi rischia di soffocare

La piccola aveva ingoiato un centimetro di nastro adesivo che si era arrotolato su se stesso divenendo duro e rimasto incastrato in gola

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Porta di Roma, bambina di 13 mesi rischia di soffocare

Ha rischiato di soffocare come il piccolo Francesco Parroni di tre anni morto ad aprile dopo aver mangiato un pezzo di  wurstel. Il bimbo era stato ricoverato in condizioni gravissime presso la Tip del policlinico Gemelli, per le disastrose conseguenze del prolungato arresto cardiaco. Aveva poi presentato un irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche causandone la morte.

GIORNATA DI TERRORE – Ieri un’altra giornata di paura ma, come riporta il “Messaggero.it” la bimba di 13 mesi che aveva ingoiato un pezzetto di scotch rimasto incastrato in gola, si è miracolosamente salvata per la casuale presenza nel centro commerciale di Porta di Roma dei volontari della Croce rossa italiana, impegnati nelle dimostrazioni per la giornata mondiale dedicata all’organizzazione. «Avevamo appena concluso una conferenza istituzionale intorno alle 19,20 – racconta Adriano De Nardis, presidente regionale Cri – quando è arrivata la richiesta d’aiuto dal piazzale di Decathlon, proprio vicino a dove fino a domenica saremo presenti con una tenda».

L’INTERVENTO – A intervenire – si legge ancora sul Messaggero – è Francesco Diano, 68 anni, volontario esperto che opera anche sui mezzi in convenzione col 118 nel V municipio: «Ho visto la bimba in difficoltà, con un’ostruzione totale. La madre in lacrime. Ho operato la manovra al braccio, dando dei colpi interscapolari. La piccola aveva ingoiato un centimetro di nastro adesivo che si era arrotolato su se stesso divenendo duro e che alla fine è stato espulso». La manovra riesce. La bimba è stata più fortunata del piccolo Francesco.

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