Redditizio e funzionale il sistema escogitato da una banda di rumeni e moldavi che nel giro di poco tempo sono riusciti a truffare numerosi utenti di diverse banche, impegnati nelle operazioni di prelievo ai distributori automatici delle banche.
IN TRASFERTA – In trasferta dalla provincia di Latina, i malviventi tutte le sere giungevano nella Capitale a bordo delle loro auto e, una volta scelto l’istituto di credito e il bancomat da manomettere, si mettevano all’opera.
IL MODUS OPERANDI – Usando una carta prepagata intestata a loro, effettuavano un piccolo prelievo e una volta ottenuta l’apertura della bocchetta di erogazione, prima che si richiudesse, inserivano un oggetto metallico a forma di forchetta per bloccare le banconote di eventuali e successive operazioni. Così, quando lo “sfortunato” di turno, alla successiva richiesta di prelievo, non vedendo fuoriuscire la somma richiesta, pensava ad un malfunzionamento della macchina e si allontanava, entrava in azione uno dei componenti della banda che toglieva la “forchetta” e si impossessava del denaro. Ovviamente le truffe avvenivano tutte in orari di chiusura degli sportelli bancari, in questo modo le vittime non avevano la possibilità di contestare in tempo reale il malfunzionamento dell’apparecchio e si accorgevano dell’ammanco solo il giorno dopo.
L’INDAGINE – A seguito delle numerose denunce sporte dai truffati, gli investigatori del commissariato Tuscolano, diretti dal dr. Domenico Sannino, hanno predisposto dei servizi di appostamento nei diversi istituti bancari della zona e, una volta intercettata la banda, i successivi accertamenti ed elementi di prova comunicati all’autorità giudiziaria, hanno consentito l’emissione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, per altrettanti soggetti, e alla denuncia di altre tre.
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