E’ stato il padre di un alunno a insospettirsi e a denunciare ciò che stava accadendo. Una storia agghiacciante, un incubo vissuto da alcuni giovanissimi studenti che venivano presi per il collo e malmenati. In altri casi afferrati per le caviglie e messi a testa in giù.
L’ORCO – Questo il trattamento che un maestro di una scuola elementare di Roma Nord riservava ai suoi piccoli alunni tra il 2005 e il 2008. Ieri la sentenza: è stato condannato a 6 mesi di carcere per abuso di mezzi di correzione dal giudice Cristiana Rotunno, oltre al risarcimento di 20mila euro a una famiglia che si era costituita parte civile. Una pena più pesante rispetto ai quattro mesi di detenzione richiesti dal pm Raimondo Orrù.
I FATTI – I fatti contestati sarebbero iniziati nel 2005. Ma la svolta è arrivata solo nel 2008, quando un alunno della scuola elementare, era tornato a casa con un occhio nero. Il padre del ragazzino, un carabiniere, aveva sporto immediatamente denuncia e così, dopo il rinvio a giudizio, la vicenda era arrivata in un’aula di giustizia. E’ lungo l’elenco delle violenze a cui venivano sottoposti gli alunni e che loro stessi, scoppiando più volte a piangere, hanno raccontato nel corso delle audizioni protette a cui sono stati sottoposti.
I DRAMMATICI RACCONTI – E’ dai loro racconti che sarebbe emersa, oltre alla descrizione di un uomo particolarmente crudele, anche una lunga sfilza di vere e proprie aggressioni. Tra le vittime anche un giovane studente autistico: ogni giorno accadeva che il maestro afferrasse i giovani per il collo o che li schiaffeggiasse. A volte l’uomo li istigava a picchiarsi fra di loro oppure gli ordinava di pulire la lavagna dal gesso utilizzando il loro stesso viso. L’ex insegnate non ha mai preso parte fisicamente al processo.
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