Non erano tifosi, nè hooligans. Solo piccoli “delinguentelli” in cerca di una serata diversa e ad alta tensione. E così la bella compagnia di 40 persone ha deciso di prendersela con una giovane autista di un mezzo Atac alla periferia di Roma est tra Corcolle e Lunghezza. Ed è è stata una giornata da dimenticare per Micaela Quintavalle, presidente del sindacato CambiaMenti M410.
IL RACCONTO – «Me li sono trovati davanti – racconta Micaela al Messaggero – erano una quarantina di persone. Erano alla fermata dell’autobus e aspettavano il mio bus. Mi sono fermata, e quando stavo per aprire le porte uno di loro ha tirato una bottiglia di birra nella vettura. A quel punto ho inserito la marcia e sono scappata».
Elisa era a bordo dello 042, che collega Lunghezza a Corcolle, alla periferia est di Roma: «Erano le 19.30 – racconta ancora sotto choc – e dopo aver chiamato il mio ispettore, mi sono recata al capolinea. Lui mi ha chiesto se me la sentivo di portare la vettura in rimessa, e ho risposto di sì. Mentre percorrevo la strada, me li sono ritrovati nuovamente davanti. Mi hanno insultato, mi hanno detto che mi avrebbero ammazzato se non avessi aperto le porte. Nel frattempo tiravano sassi e bottiglie e hanno spaccato un vetro.
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