Alle prime luci dell’alba nella periferia sud-est di Roma e nei Castelli romani, i carabinieri del gruppo di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 soggetti (due donne e due uomini, tutti di etnia rom) ritenuti responsabili di usura aggravata nei confronti di un imprenditore romano titolare di un bar sulla via Tuscolana.
LE INDAGINI – Le indagini hanno avuto inizio nell’agosto 2013, quando un commerciante 40enne romano si è presentato ai carabinieri per denunciare episodi di usura in suo danno. La vittima ha riferito di aver chiesto un prestito a una banca per poter rilevare il bar-tabacchi sito sulla Tuscolana. Non avendo ottenuto il prestito si è rivolto a una cittadina rom, riconducibile al clan Casamonica. Il prestito iniziale di 20.000 euro, in breve tempo è divenuto insostenibile, con un tasso di interesse pari all’800% circa. La vittima è stata indirizzata dalla stessa creditrice a un’altra donna, della stessa famiglia, la quale lo ha aiutato a saldare il primo debito ma ha applicato ulteriori interessi usurari. Infine, schiacciato anche da questa, sono subentrati due personaggi, sempre di etnia rom, della zona di Albano Laziale, padre e figlio. Il figlio, pugile professionista, ex campione del mondo pesi medi, anche attraverso l’intimidazione fisica ha costretto il commerciante alla restituzione di quasi 600.000 euro a fronte di un prestito iniziale di 140.000. Oltre ad incassare tutti i proventi dell’attività commerciale, dove la vittima da titolare era divenuto, di fatto, un semplice dipendente, si è fatto consegnare anche una villa ad Albano Laziale attraverso un atto di vendita, di fatto a titolo gratuito.
LA RICOSTRUZIONE – La ricostruzione degli inquirenti ha consentito di accertare la veridicità del racconto della vittima che è così uscita dal vortice usurario in cui era piombata. Oltre un anno di indagini, coordinate dalla Procura di Roma, hanno consentito di individuare compiutamente ben 4 usurai, nonché di tracciare le differenti responsabilità di ognuno. Gli inquirenti sperano che l’operazione odierna porti anche altre vittime a convincersi che quella della legalità è l’unica strada da percorrere per poter uscire dalle sabbie mobili dell’usura. Soddisfazione è stata espressa dalla Procura capitolina per la brillante operazione che ha sferrato un duro colpo all’usura romana.
[form_mailup5q lista=”albano”]
[form_mailup5q lista=”cinecitt√†-tuscolano”]