Dopo il primo fermo di due delle persone responsabili delle rapine commesse nella serata del 2 ottobre e nel corso della notte del 3 ottobre scorso, in Roma, in zona Montespaccato e nel quartiere Balduina, ai danni rispettivamente di un giovane che si trovava in compagnia della fidanzata e di un ragazzo che passeggiava con il cane, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma-Trionfale ed i poliziotti dei Commissariati di P.S. di Monte Mario e Primavalle hanno proseguito le indagini, raccogliendo ulteriori elementi di prova che hanno consentito di arrestare gli altri due componenti della banda, in precedenza soltanto denunciati a piede libero. Si tratta di due giovani di 17 e 19 anni, che erano già stati identificati ed indagati e nei cui confronti è stata ora eseguita da Polizia e Carabinieri, rispettivamente, un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare presso un istituto penale per minorenni e un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. I due arresti sono stati disposti dal Tribunale per i Minorenni e dal Tribunale Ordinario di Roma, su richiesta delle rispettive Procure, al termine dell’attività d’indagine condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia che hanno condiviso gli elementi acquisiti nel corso del primo intervento sulla scena dei due delitti, poiché sin dalle prime ore i fatti erano risultati palesemente riconducibili ad una stessa banda di autori.
IL VIDEO – Ore 02.25 del 03.10.2014, in Largo Apuleio, 4 persone di sesso maschile, di giovane età, camminano lungo il segmento di marciapiede antistante un esercizio commerciale munito di telecamera di sorveglianza.
Dieci minuti più tardi il quartetto percorre a ritroso lo stesso tratto di marciapiede. L’aspetto di uno dei componenti della comitiva è caratterizzato dalle lunghe e folte basette e dalla caratteristica acconciatura dei capelli raccolti “a cipolla” sopra il capo. Si nota, inoltre, che un altro dei membri del gruppo cammina con la testa piegata verso la spalla destra: l’innaturale postura potrebbe trovare giustificazione nella necessità dell’individuo di mantenere aderente all’orecchio, nel corso di una conversazione, un telefono cellulare senza l’impiego della mani.
Trascorso un minuto circa dal primo passaggio dei quattro giovani sotto la telecamera, uno di essi, precisamente l’uomo con la pettinatura “a cipolla” ripercorre in senso contrario il marciapiede. Giunto al margine dell’inquadratura lo sconosciuto rallenta il passo e volge lo sguardo alla carreggiata come se la sua attenzione fosse stata improvvisamente attirata da qualcosa o qualcuno.
Di lì a poco anche gli altri tre componenti della banda avanzano lungo lo stesso tragitto. Al loro passaggio si rileva che due di essi hanno il capo coperto dai cappucci delle rispettive felpe; mentre il terzo individuo stringe tra le mani una barra con le estremità rivestite in materiale colorato, che subito dopo occulta all’interno dei propri pantaloni.
Un minuto più tardi, verso le ore 02.38, uno dei quattro giovani torna sui suoi passi coprendosi il volto con la mano e precedendo di qualche metro altri due componenti del quartetto tra i quali si nota il soggetto armato di barra. Quest’ultimi, mentre sfilano sotto l’occhio della telecamera, si aggiustano sul viso dei foulard per non farsi riconoscere.
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