Roma, picchiati e rapinati nella notte. Caccia alla banda

Quattro uomini armati di pistola, probabilmente dell'Est Europa, sono entrati nell'abitazione forzando una finestra

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Paura nella notte in una casa alla periferia nord di Roma per una rapina.

L’EPISODIO – È accaduto in via Casalvieri, nei pressi della Tiberina, in zona Cimitero Flaminio. Quattro rapinatori armati di pistola, probabilmente dell’Est Europa, sono entrati nell’abitazione forzando una finestra. Nell’abitazione c’erano il proprietario 76enne con la moglie e il figlio.

LA FUGA – I malviventi sono scappati con un bottino di 20mila euro circa, tra soldi e gioielli. Durante il “colpo” uno dei rapinatori ha ferito alla testa, probabilmente con il calcio della pistola, sia il proprietario che il figlio. Entrambi sono stati medicati. Sulla vicenda indaga la polizia.
Continuano inoltre i controlli nella capitale, soprattutto nella zona della stazione Termini da parte degli uomini della Polizia di Stato. L’Intensificazione è stata messa in atto secondo le precise indicazioni del questore di Roma Nicolò D’Angelo, e ha consentito di effettuare, negli ultimi 20 giorni di febbraio, ben 25 arresti e circa 100 denunce nei confronti di persone responsabili di reati di vario genere. L’ultima operazione in ordine di tempo, portata a termine dagli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dott. Antonio Pignataro, ha permesso di smantellare una organizzazione criminale che operava nell’area dello scalo ferroviario Termini rifornendo di stupefacenti i tossicodipendenti della zona, che aveva la sua base operativa presso un «Bar – birreria kebab» sito nel quartiere di Tor Pignattara, gestito da due cittadini del Bangladesh.

L’IRRUZIONE – Nella giornata di ieri, gli agenti hanno fatto irruzione nel locale dove, a seguito di una perquisizione effettuata, è stata rinvenuta, celata all’interno della macchina per la macinazione del caffè, eroina dello stesso tipo di quella trovata indosso ai giovane assuntori. Ultimati gli accertamenti, due cittadini del Bangladesh sono finiti in manette, mentre l’attività commerciale è stata chiusa. Le indagini non sono comunque terminate. Si cercherà infatti di individuare eventuali altri complici degli arrestati.

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