Emergono nuovi particolari sulla rissa tra vigili e rom avvenuta questa mattina davanti al centro di accoglienza in via Amarilli, a Roma, dove nella notte tra domenica e lunedì era scoppiato un incendio.
LA TENSIONE – Secondo quanto raccontato dagli agenti di polizia locale, alcuni uomini del gruppo sicurezza pubblica emergenziale di Roma, impegnati sul posto per verificare la situazione della struttura, sgomberato per motivi di sicurezza, sono stati circondati e aggrediti da alcuni nomadi. La tensione sarebbe salita quando gli agenti hanno chiesto ai proprietari dei furgoni di spostare i mezzi che impedivano l’accesso al cortile della struttura.
LA RISSA – Alcuni soggetti, infatti, avrebbero aizzato la folla a occupare abusivamente il centro. La situazione, però, sarebbe definitivamente degenerata quando gli agenti hanno invitato alcune persone a fornire le proprie generalità, invitandoli a seguirli negli uffici della municipale. A quel punto, infatti, spiegano i vigili, sono stati circondati e aggrediti con manici di scopa, mazze e bottiglie.
LO SPRAY AL PEPERONCINO – Contro gli agenti sarebbero stati inoltre aizzati dai nomadi alcuni cani randagi e, stando alla ricostruzione dei vigili, per difendersi dall’aggressione di questi animali, un agente avrebbe usato uno spray al peperoncino, colpendo però accidentalmente una bambina, che è stata soccorsa sul posto da un’ambulanza.
LA FINE DEI TAFFERUGLI – Invece, a seguito della rissa, in ospedale sono finiti due vigili. Al termine dei tafferugli tre persone, denunciate per violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, si sono date alla fuga, mentre altre due, tra cui un minore, sono state sottoposte al fotosegnalamento. Il maggiorenne, a quanto si è appreso, sarebbe in stato di fermo.
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