Allarme furti al Prenestino. Ladro rimane bloccato sul balcone all’ottavo piano

Incredibile epilogo dopo una rocambolesca fuga

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Inseguimento ad “alta quota” quello concluso con l’arresto di un ladro da parte della Polizia di Stato.
Il suo complice – fuggito per le scale – era stato fermato poco prima.
Il particolare episodio è avvenuto ieri sera in uno stabile di via della Serenissima quando due uomini sono stati sorpresi dagli agenti appena dopo aver effettuato un furto all’interno di abitazione dell’8° piano.
La segnalazione giunta al “113” parlava di uomini “sospetti” presenti nel palazzo. Sul posto la Sala Operativa della Questura ha inviata la pattuglia del Commissariato Torpignattara.
I due agenti ad una prima ispezione delle scale hanno notato un uomo con un borsone in spalla, il quale alla loro vista ha cercato di fuggire venendo però subito bloccato; nel borsone c’erano diversi arnesi atti allo scasso.

LA CATTURA – Proseguendo il controllo delle porte d’ingresso delle abitazioni i poliziotti del Commissariato – insieme agli agenti del Reparto Volanti nel frattempo giunti in ausilio – hanno notato una serratura forzata, priva peraltro del nottolino di chiusura.
Avvicinandosi hanno constatato che la porta era aperta. Udendo dei rumori provenire dall’interno sono entrati scorgendo la figura di una persona che stava fuggendo.
Fuga diretta verso l’esterno. L’uomo, una volta uscito in balcone, e nonostante l’elevata altezza, ne ha scavalcato la ringhiera saltando sul balcone dell’appartamento accanto, in quel momento però con nessun inquilino all’interno.
Il malvivente è rimasto quindi bloccato, senza possibilità di fuga.
Non volendo consegnarsi alla Polizia, l’uomo è rimasto sul balcone oltre un’ora. Gli agenti per evitare qualsiasi problema hanno atteso l’arrivo del proprietario dell’appartamento per poter accedere così al balcone in sicurezza.
Identificati per A.V., romano di 61 anni e A.G. 57enne originario di Andria – entrambi pregiudicati – sono stati arrestati per il reato di tentato furto in concorso.

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