Magliana, cadavere tra le braci della baraccopoli bruciata sul fiume

I fatti nella mattinata di giovedì: ancora ignota la matrice dell'incendio. Si aspetta l'autopsia

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Degrado e baracche al parco di Monte Ciocci

Un incendio nella notte di ieri, un argine del Tevere nei pressi della magliana che è diventato di fuoco. Il rogo sviluppatosi nelle prime ore del mattino ha causato l’evacuazione del piccolo campo nomadi. Fumo e fiamme si sono viste dall’alto e in vicolo del Cappellaccio è scoppiato il panico. Come riporta anche il messaggero i fatti non sono stati ignorati dai cittadini che hanno allarmato anche polizia e carabinieri.

VIGILI DEL FUOCO – I vigili del fuoco hanno spento le fiamme ma alla fine dell’emergenza, dopo la messa in sicurezza dell’area e il conto di quanto distrutto dalle fiamme (almeno 5 baracche), è scoppiato il giallo. Come è potuto accadere tutto ciò? Fatto doloso o problema di sicurezza? E soprattutto quel corpo carbonizzato e irriconoscibile: incidente o tentato omicidio? Ancora difficile rispondere a queste domande.

MORTE MISTERIOSA – Nel frattempo si viene a sapere che il morto è un ragazzo rumeno di 27 anni, riconosciuto dai familiari solo grazie a qualche effetto personale miracolosamente risparmiato dalle fiamme. Alla autopsia il compito di fornire chiarimenti sulla morte misteriosa.

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