I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio pluriaggravato e lesioni personali aggravate in concorso, detenzione illegale di armi, estorsione e ricettazione.
La misura cautelare si basa sulle risultanze investigative acquisite da Procura e Carabinieri nel corso delle indagini relative all’omicidio in pregiudizio di MUSCI Roberto, perpetrato a colpi di pistola a Roma – Casalotti in data 23.01.2014.
LE INDAGINI – In una prima fase, le indagini sull’omicidio furono indirizzate nei confronti di una serie di personaggi pluripregiudicati con cui il MUSCI aveva avuto assidui contatti prima della morte.
Aldilà degli aspetti connessi con la gestione dello spaccio di droga nelle periferie romane, l’indagine ha fatto emergere l’allarmante propensione degli indagati a circolare armati e ad utilizzare armi da fuoco e bianche per farsi largo con violenza e minacce nel quartiere di Tor Bella Monaca e per regolare le controversie connesse con il recupero dei crediti maturati con lo smercio del narcotico.
Tra gli episodi più gravi emersi nel corso dell’indagine e contestati in ordinanza, vi è il tentato omicidio di un cittadino nord africano commesso a Tor Bella Monaca il 22 aprile 2014.
Nella circostanza la vittima riuscì a fuggire e se la cavò con una ferita alla gamba guaribile con 30 giorni di prognosi, e dichiarò in sede di denuncia di essere stato colpito da due suoi connazionali da lui non conosciuti che avevano tentato di rapinarlo.