Costretto a stare in casa in quanto agli arresti domiciliari, per di più con braccialetto elettronico, continuava ad ingaggiare furiose liti con i suoi familiari, e con la sorella in particolare, spesso per futili motivi o con richieste di danaro, aggredendoli e minacciandoli di morte. L’ennesima feroce lite scoppiata ieri ha spinto alcuni passanti a chiamare la Polizia di Stato.
LE FERITE – Gli agenti delle Volanti e del Commissariato Casilino, giunti all’ingresso dello stabile, hanno notato una donna seduta sui gradini del portone con il volto tumefatto e con una vistosa ferita alla testa.
Alla vista dei poliziotti, la donna non ha potuto nascondere l’accaduto ed ha ammesso di aver avuto una lite con il fratello, il quale per futili motivi, dopo averla insultata, le ha sferrato prima un pugno sul volto e poi le ha lanciato contro utensili da cucina fino a scagliarle in faccia un barattolo di vetro, che le ha provocato una vistosa ferita.
L’ARRESTO – Ad aprire la porta dell’appartamento agli agenti proprio il fratello della donna, il quale si è mostrato subito agitato ed aggressivo. All’interno erano presenti anche la madre, la sorella ed un altro parente, i quali non solo hanno confermato l’accaduto, ma riferito che tale episodio era solo l’ultimo di una lunga serie, mai denunciati per paura di ritorsioni.
Accompagnato negli uffici del commissariato Casilino, il 22 enne tunisino, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e per lesioni aggravate.
[form_mailup5q] newsletter generale