Tuscolana, incendiò il suo bar per l’assicurazione: arrestato proprietario

Nonostante l’iniziale tentativo di depistaggio le indagini degli investigatori hanno permesso di accertare «la natura dolosa del rogo»

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Pratiko

Gli agenti della polizia di Stato della squadra mobile della questura di Roma hanno arrestato un 39enne di Napoli, destinatario di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma.

INCENDIO DOLOSO – L’arrestato – secondo quanto riposta un comunicato della polizia – è «ritenuto responsabile dei reati di incendio doloso, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, lesioni personali come conseguenza di altro delitto, furto e corruzione».

I FATTI – I fatti risalgono al 27 luglio 2014, quando una «violenta esplosione nella notte distrusse il Bar TATI, di proprietà dell’uomo, posto al piano terra in via Tuscolana 642, provocando il crollo dell’appartamento sovrastante all’attività commerciale. Tre inquilini rimasero feriti e nell’occasione perì uno dei due cani che vivevano nell’appartamento».

IL DEPISTAGGIO – Nonostante l’iniziale tentativo di depistaggio posto in essere dal proprietario, che aveva simulato un furto di apparecchi video-poker all’interno del locale, le indagini degli investigatori hanno permesso di accertare «la natura dolosa dell’incendio appiccato dallo stesso titolare per riuscire a riscuotere il risarcimento assicurativo e far fronte ai debiti accumulati.
Il proprietario, infatti, risultava sotto sfratto e con un ingente debito nei confronti dell’azienda Acea S.p.A.
Per tale motivo, il 39enne ha anche offerto una ingente somma di denaro ad un dipendente della Acea per riuscire ad insabbiare la pratica di recupero credito».

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