Sono entrati in un bar di via Orazio Pierozzi, nella zona di Torpignattara, come due normali clienti.
Ad un poliziotto del Commissariato Torpignattara libero dal servizio, però, non è sfuggito il fatto che uno dei due aveva in mano una cartellina con la quale cercava di nascondere il rigonfiamento provocato dal calcio di una pistola che portava alla cintola, sotto la maglietta.
L’agente, a quel punto, senza dare nell’occhio, ha preso il cellulare ed ha avvisato i colleghi del suo Commissariato spiegando loro rapidamente quanto stava accadendo.
Dopo pochi minuti sul posto è giunto un equipaggio della Polizia di Stato e, prima che il sospetto potesse accennare ad una reazione vedendo gli uomini in divisa, l’agente fuori servizio lo ha placcato sfilandogli la pistola, segnalando nel contempo ai colleghi in arrivo l’altro uomo che si era diretto in bagno, probabilmente anche lui armato.
L’ARRESTO – Ed infatti, bloccato anche il secondo malvivente, i due sono stati trovati in possesso di due pistole calibro 7,65, entrambe cariche e con colpo in canna.
Oltre alle armi, in un marsupio che avevano al seguito è stato rinvenuto uno storditore elettrico, dei guanti in lattice, due cappellini tipo baseball, del nastro adesivo e un fac simile di placca in dotazione alle forze dell’ordine.
I due, con ogni probabilità, avevano in programma di mettere a segno un colpo in danno dell’esercizio commerciale.
Accertamenti successivi hanno consentito di rintracciare anche un’ auto di loro proprietà con la quale i due uomini erano giunti sul posto e all’interno della quale sono stati rinvenuti numerosi arnesi atti allo scasso, alcuni particolarmente sofisticati e decine di chiavi per serrature di vario tipo.
Identificati per T.A. e M.G., entrambi romani, rispettivamente di 56 e 54 anni, i due sono stati accompagnati in ufficio e arrestati.
Messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria dovranno rispondere del reato di possesso di armi comuni da sparo con matricola abrasa e munizionamento.