Piede mozzato, è di un ultrà laziale scomparso a luglio

Scoperto il giallo dopo le verifiche della polizia sugli scomparsi

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Roma, rischia di annegare nell'Aniene dopo un folle inseguimento

L’uomo dal piede mozzato ha una identità: si tratta di Gabriele Di Ponto, ultrà laziale di 36 anni nato a Roma. Il suo piede tatuato era stato il principale elemento di indizio per capire a chi appartenesse.

Le indagini si sono poi spostate sull’identificazione del Dna, che darà la certezza definitiva dell’identità dell’uomo, ma è dai tatuaggi che si è potuti risalire all’identità dell’uomo, noto per le sue frequentazioni nella tifoseria biancoceleste e per il suo passato tra denunce e carcere. Sul suo piede le scritte inneggianti agli “Irriducibili”, storico gruppo della tifoseria laziale, e la scritta “oggi è un bel giorno per morire”.

La ricerca dell’uomo, che si è saputo essere scomparso dalla fine di luglio, è stata aiutata dalla verifica delle denunce di scomparsa: gli investigatori della polizia hanno subito puntato sui tifosi di fede laziale e anche con l’aiuto dei paretnti delle persone hanno potuto identificare l’uomo.

Il piede, ritrovato alla foce dell’Aniene, dovrebbe essere stato in acqua al massimo 48 ore. Secondo gli investigatori, che indagano per omicidio volontario, l’uomo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi. I segni sul piede e il taglio netto fanno pensare all’utilizzo di mezzi meccanici come una sega elettrica. L’uomo, ben noto alle forze dell’ordine, era stato arrestato in passato e aveva avuto diversi precedenti penali.

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